Arben Dedja. Trattato di medicina in 19 racconti e ½

Le affinità tra medicina e letteratura

 
Arben Dedja, intervistato in occasione del Festival della saggistica Passaggi, che si è svolto a Fano dal 26 al 30 agosto 2020, parla del suo saggio Trattato di medicina in 19 racconti e ½
Dedja raccoglie in questo libro i suoi racconti che hanno come filo rosso la medicina, ma che sono completamente diversi come stile perché sono stati scritti nel corso di quindici anni. 
Dedja, che ha fatto il medico in Albania e in Italia fa il ricercatore medico, crede che medicina e letteratura siano molto vicine, perché hanno per oggetto l’uomo e pertanto, a differenza delle scienze esatte come la matematica, sono imperfette.

Come la medicina non è una scienza esatta, perché ci sono notevoli divergenze di opinioni tra medici, così in letteratura non esiste la parola giusta, c’è sempre il dubbio sul se e come scrivere. Inoltre, come in letteratura, in medicina il paziente si mette a nudo davanti al medico raccontando le sue verità inconfessabili e questo permette al medico di sondare l’animo umano. 

La medicina fornisce allo scrittore delle metafore che possono essere usate in letteratura e si esercita sempre in un ambiente insalubre: come in letteratura i drammi della vita si svolgono sempre in ambienti chiusi, insalubri.