Diego Fusaro. La Chiesa ai tempi della pandemia 

La figura manzoniana di Fra Cristoforo

Diego Fusaro, intervistato nel dicembre 2020, parla del ruolo della Chiesa di fronte alla pandemia scoppiata nel gennaio del 2020. 
Una costante di tutte le narrazioni della peste è l’imbarbarimento dei costumi e delle relazioni sociali. Tucidide racconta che la cosa che gravava di più su Atene non era la peste in sé ma la paura della peste, mentre Manzoni troviamo una sorta di topografia dei personaggi fondamentali di una epidemia, da Don Ferrante che non crede nel contagio a Fra Cristoforo, che con coraggio affronta l’epidemia assistendo gli ammalati. 

Oggi il nichilismo del relativismo della società dei consumi dice che la religione può esistere come fatto privato, ma la Chiesa è assemblea, è un momento comunitario, pertanto lo “stare vicini senza essere vicini” è in qualche modo una sorta di abdicazione dei principi cristiani. Oggi si profila una nuova religione medica con una scienza sanitaria che predica la salvezza dei corpi, per la quale ci chiede di rinunciare a tutto. 



Diego Fusaro (1983) insegna storia della filosofia allo IASSP (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) di Milano. È attento studioso della storia del marxismo e dell'idealismo tedesco e italiano, nonché interprete controcorrente del presente. Collabora inoltre con «Il Fatto quotidiano» e «Affari italiani». Tra i suoi libri più fortunati ricordiamo: Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario (Bompiani 2009), Pensare altrimenti (Einaudi 2017), Il nuovo ordine erotico (Rizzoli 2018) e Glebalizzazione (Rizzoli 2019)