Lucrezia Ercoli. La filosofia di Jim Morrison
La musica per aprire "le porte della percezione"
Lucrezia Ercoli, Direttrice artistica di Popsophia, Festival nazionale della Filosofia del Contemporaneo, che si tiene nel 2021 a Pesaro in Piazza del Popolo dal 1 al 3 luglio, parla della filosofia di Jim Morrison, del quale il 3 luglio del 2021 ricorre il cinquantesimo anniversario della morte.
Morto a Parigi il 3 Luglio 1971, Jim Morrison viene ricordato dal Festival Popsophia attraverso un’indagine filosofica del suo pensiero e delle radici culturali delle sue composizioni, dal giornalista e critico musicale Carlo Massarini insieme ai filosofi Cesare Catà e Lucrezia Ercoli.
Lucrezia Ercoli (Macerata, 1988) è direttrice artistica di “Popsophia” dal 2011. Docente di ruolo di Storia dello spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti, insegna a Reggio Calabria e a Macerata. È editorialista del quotidiano nazionale “Il Riformista”. Ha conseguito un dottorato di ricerca in “Filosofia e Teoria delle Scienze Umane” presso l’Università degli Studi di Roma. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer” (Il Melangolo, 2020); “Che la forza sia con te! Esercizi di Popsophia” (Il Melangolo, 2017). Nel 2015 ha curato il numero della rivista filosofica “Lo Sguardo” dal titolo “Popsophia, teoria e pratica di un nuovo genere filosofico”. È autrice della prima monografia filosofica su Curzio Malaparte dal titolo “Philosophe Malgrè Soi. Curzio Malaparte e il suo doppio” (Roma, 2011), con la quale ha vinto il premio di “Frascati Filosofia, Opera Prima”; nel 2013 ha pubblicato il saggio “Filosofia dell’Umorismo” (Roma, 2013). Per la casa editrice Mimesis ha pubblicato la monografia “Filosofia della crudeltà. Etica ed estetica di un enigma” (Milano 2014).
Nel 2014 le è stato conferito il premio “Marchigiana dell’anno” dal Centro Studi Marche di Roma.
Una ricerca filosofica che va da Nietzsche e William Blake, da Rimbaud a Whitman, passando per la Beat Generation: qual è il pensiero alla base delle canzoni di Morrison? Inseguimento di un'ebbrezza estatica e furia autodistruttiva. Poeta simbolista e performer. Quali strade ha intrapreso Morrison, un Dioniso rock, per raggiungere le porte della percezione?Con i Doors musica, filosofia, poesia, arte e cultura pop si uniscono in un’esperienza creativa e visionaria unica nel suo genere. Popsophia, celebrando l’anniversario della morte di Jim Morrison, vuole far risuonare il linguaggio esoterico del poeta maledetto del rock che attraverso la musica vuole aprire “le porte della percezione”, come recita il verso del poeta William Blake che dà il nome al gruppo.
Morto a Parigi il 3 Luglio 1971, Jim Morrison viene ricordato dal Festival Popsophia attraverso un’indagine filosofica del suo pensiero e delle radici culturali delle sue composizioni, dal giornalista e critico musicale Carlo Massarini insieme ai filosofi Cesare Catà e Lucrezia Ercoli.
Lucrezia Ercoli (Macerata, 1988) è direttrice artistica di “Popsophia” dal 2011. Docente di ruolo di Storia dello spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti, insegna a Reggio Calabria e a Macerata. È editorialista del quotidiano nazionale “Il Riformista”. Ha conseguito un dottorato di ricerca in “Filosofia e Teoria delle Scienze Umane” presso l’Università degli Studi di Roma. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer” (Il Melangolo, 2020); “Che la forza sia con te! Esercizi di Popsophia” (Il Melangolo, 2017). Nel 2015 ha curato il numero della rivista filosofica “Lo Sguardo” dal titolo “Popsophia, teoria e pratica di un nuovo genere filosofico”. È autrice della prima monografia filosofica su Curzio Malaparte dal titolo “Philosophe Malgrè Soi. Curzio Malaparte e il suo doppio” (Roma, 2011), con la quale ha vinto il premio di “Frascati Filosofia, Opera Prima”; nel 2013 ha pubblicato il saggio “Filosofia dell’Umorismo” (Roma, 2013). Per la casa editrice Mimesis ha pubblicato la monografia “Filosofia della crudeltà. Etica ed estetica di un enigma” (Milano 2014).
Nel 2014 le è stato conferito il premio “Marchigiana dell’anno” dal Centro Studi Marche di Roma.