Chiara Colombini. I giovani che fecero la Resistenza  

La ricchezza di un movimento composito 

In questo video Chiara Colombini, intervistata nel corso del Festival Lezioni di Storia, che si è tenuto a Napoli dal 7 al 10 ottobre 2021, parla dell’eterogeneità dal punto di vista della formazione politica dei giovani che fecero la Resistenza. 

Il movimento della Resistenza è stato estremamente composito, per la compresenza di forze politiche diverse che hanno saputo mantenere un’unità.

Secondo le stime numeriche proposte dagli storici il cinquanta per cento delle forze partigiane è stato dato dalle Brigate Garibaldi organizzate dal PCI, il venti per cento dalle formazioni di Giustizia e Libertà legate al Partito D’Azione, con la restante parte divisa tra formazioni socialiste, cattoliche e autonome, anche monarchiche.
La politicizzazione delle formazioni partigiane non è così monolitica come potrebbe pensare: fare parte  delle Brigate Garibaldi non voleva dire automaticamente che tutti i  componenti aderissero al PCI.

C’è poi da considerare che il nerbo delle formazioni partigiane era costituito dalla generazione più giovane, che era cresciuta durante il fascismo, per cui non per tutti c’era una consapevolezza politica. Pertanto, la rappresentazione che dipinge i partigiani come tutti comunisti è ovviamente una strumentalizzazione. 


Chiara Colombini è storica e ricercatrice presso l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Ha curato Resistenza e autobiografia della nazione. Uso pubblico, rappresentazione, memoria (con A. Agosti), Edizioni Seb 27 (2012) e, di Vittorio Foa, Scritti politici. Tra giellismo e azionismo (1932-1947) (con A. Ricciardi), Bollati Boringhieri (2010). Per Laterza ha pubblicato Anche i partigiani però…(2021).