L'innegabilità della negazione e il volto nichilistico della verità

Luigi Vero Tarca. Filosofia, verità e negazione

Nel video, il secondo di un ciclo di brevi lezioni, registrate nel settembre 2018, dal titolo Filosofia, verità e negazioneLuigi Vero Tarca, parla dell'innegabilità della negazione e del volto nichilistico della verità.

L’innegabile è ciò che resta confermato persino dalla propria negazione; questo è quanto mostra lo elenchos, cioè il procedimento (chiamato appunto elenctico) che caratterizza il pensare filosofico fin dalle sue origini. Ora, di questa proprietà (l’innegabilità) sembrano godere, in primo luogo, proprio la negazione e quindi il negativo. La conseguenza pare dunque essere che tutto è negativo, perché anche il non negativo (in quanto negativo del negativo) è negativo; e anche ciò che è differente dal negativo, in quanto è non negativo, viene ad essere negativo. In tal modo sembra però che il pensiero dell’innegabile, invece che al perfetto positivo, conduca al nichilismo estremo; quello per cui – richiamandosi allo Zibaldone del Leopardi – “tutto è male”. Nichilismo che peraltro si presenta come totalmente contraddittorio, perché se tutto è negativo, allora proprio il negativo non lo è nel senso che di esso non vi può essere il contrario.
La conseguenza più rilevante del pensiero dell’innegabile è che, essendo la verità innegabile quella che è confermata persino dalla propria negazione, tale verità, se nega (e in tal caso ciò che essa nega è la non verità), viene a negare qualcosa che conferma la verità, e, proprio per questo, nega se stessa, venendo così ad essere contraddittoria.

L’esito paradossale – il quale, ricordiamolo, ha una valenza ben più ampia di quella strettamente gnoseologica – è che la verità innegabile, la quale dovrebbe costituire il perfetto positivo, si presenta invece come autonegativa e quindi come contraddittoria. Si mostra qui quel paradossale rovesciamento per cui la verità, cioè il massimo del positivo, si rovescia contraddittoriamente nel massimo del negativo.



Luigi Vero Tarca è Professore Onorario all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è stato Professore Ordinario di Filosofia teoretica, Direttore (poi Emerito) del CESTUDIR (Centro Studi sui Diritti Umani), Presidente del Corso di Laurea in Filosofia e Responsabile per la Ricerca scientifica del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali. Ha insegnato anche all’Università di Salerno e, oltre a Filosofia teoretica, ha tenuto vari insegnamenti tra i quali Logica, Epistemologia ed Ermeneutica filosofica.
Allievo di Emanuele Severino, cui è poi succeduto sulla cattedra veneziana, ha elaborato una originale concezione filosofica che – grazie alla distinzione tra la differenza e la negazione, resa possibile dall’introduzione di peculiari nozioni quali la pura differenza, il puro positivo e la necazione – mostra la via che libera il pensiero dalla trappola del negativo (quella per la quale anche il non negativo, in quanto negativo del negativo, è negativo).
Questa visione filosofica si è incarnata regolarmente in dialoghi e pratiche filosofiche che da un lato hanno consentito a Tarca di entrare in contatto, in particolare attraverso la figura di Raimon Panikkar, con esperienze sapienziali diverse da quelle Occidentali (Buddhismo, Induismo etc.), e dall’altro lato hanno messo il suo pensiero in proficua relazione con esperienze spirituali ed istituzionali di vario tipo, quali quelle connesse ai Diritti Umani e ai problemi della medicina nel mondo contemporaneo, per i quali egli è stato nominato dalla FNOMCeO Esperto per gli Stati Generali della Professione Medica.
Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo qui: Il linguaggio sub specie aeterni. La filosofia di Ludwig Wittgenstein come attività razionale ed esperienza mistica (1986); Elenchos. Ragione e paradosso nella filosofia contemporanea (1993); Differenza e negazione. Per una filosofia positiva (2001); La filosofia come stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (2003, con R. Màdera); Quattro variazioni sul tema negativo/positivo. Saggio di composizione filosofica (2006); Verità e negazione. Variazioni di pensiero (2016, a cura di Th. Masini).