Salvatore Natoli. La virtù come arte del vivere 

Governare il desiderio 

Nel video Salvatore Natoli, autore del saggio L'edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore, pubblicato da Laterza nel 2015 parla del concetto di virtù.  

L'idea di virtù nel mondo contemporaneo è stata fraintesa perché è stata fatta coincidere con l’inibizione del desiderio, con la coazione delle passioni, una sorta di castrazione per usare un’espressione nicciana. Ed effettivamente la dimensione della virtù, sviluppata nella forma dell’obbligo, poteva dare l’idea di una dimensione costrittiva 

Ma nell’idea greca di areté  questa dimensione ha a che fare con l’arte e l’arte vuol dire arte del vivere, ossia la capacità di governare le proprie passioni. La dimensione desiderante tende all’oltre e questa spinta verso l’oltre impedisce la regressione. Ma andare verso l’oltre dimenticando la propria finitezza ci fa correre il rischio di inabissarci.

Il vizio è la deviazione del governo della propria potenza, mentre la virtù è il modo migliore per governare il desiderio indirizzandolo alla sua realizzazione nella chiara esperienza che non si può tutto quello che si vuole. Questo governo di sé è importante e attuale più che mai oggi, perché più le persone sono capaci di governare se stesse meno leggi sono necessarie.


Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Tra i suoi libri: La felicità di questa vita. Esperienza del mondo e stagioni dell’esistenza (Milano 2000); Stare al mondo. Escursioni nel tempo presente (Milano 2002); Libertà e destino nella tragedia greca (Brescia 2002); La verità in gioco. Scritti su Foucault (Milano 2005); Sul male assoluto. Nichilismo e idoli nel Novecento (Brescia 2006); La salvezza senza fede (Milano 2007); Edipo e Giobbe. Contraddizione e paradosso (Brescia 2008); L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Roma-Bari 2010); Il buon uso del mondo. Agire nell’età del rischio (Milano 2010); I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine (con P. Sequeri, Bologna 2011); Eros e philia (Milano 2011); L’educazione alla felicità (Reggio Emilia 2012); Le verità del corpo (Milano 2012); Perseveranza (Bologna 2014); Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica (Brescia 2014); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); Antropologia politica degli italiani (Brescia 2014); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016); Scene della verità (Brescia 2018); L’animo degli offesi e il contagio del male (Milano 2018); Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza» (Torino 2019); Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale (Brescia 2019); L’uomo dei dolori (Bologna 2020); Sperare oggi (con F. Mosconi, Bologna 2021).