Nicola Panichi. Saggi di Montaigne 

Il problema dell'alterità 

Nel video Nicola Panichi, intervistata in occasione del Festival della Filosofia di Modena - Persona, parla della lezione magistrale che ha tenuto a Carpi il 13 settembre 2019, dal titolo Saggi di Montaigne

Montaigne relativizza il concetto stesso dell’umano, consapevole di una zoppia della ragione, che ha in sé dei difetti intrinseci e che espone l’uomo all’illusione del trascendentale. Dalla ragione zoppa arriva ad una ragione scettica, che significa una ragione critica, adulta che può incontrare veramente l’alterità, che si snoda tra il concetto di amicizia e l’altro assoluto, che era il mondo dei selvaggi d’America. Un mondo che Montaigne riabilita con la forza della ragione critica e proietta in una prospettiva arricchente dell’umano, superando il paradigma identitario e spostandosi in un ambito in cui la diversità riempie l’individuo di prerogative. 

Montaigne recupera la bontà del selvaggio, che significa bontà della natura e inclusione dell’altro in noi. Il soggetto si accorge di essere immerso in un flusso eracliteo, dove l’io di prima non è l’io di ora, né quello di domani e l’alterità è già in me: io sono un altro. 

In rapporto alla capacità di vivere e morire bene, Montaigne paragona i selvaggi d’America agli uomini migliori dell’antichità classica. Essendo la filosofia la capacità di ben morire, essi sono i veri filosofi: una sorta di inclusione della filosofia all’interno della natura. 

 

Lo scetticismo è un’ignoranza generosa che includendo l’altro ci rende ancora più vasti. L’individuo di Montaigne è a più piani e va costruito e per questo serve la filosofia che è formatrice del giudizio e dei costumi oltre ad essere arte della vita. 



Nicola Panichi è professoressa di Storia della filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È autrice di numerosi saggi, apparsi su riviste nazionali e internazionali, su alcuni temi di fondo del Cinquecento italiano ed europeo, e si è occupata a lungo di Montaigne. È membro dell’Editorial Board di “Montaigne Studies” (University of Chicago). I suoi campi di ricerca riguardano la storia della filosofia del Rinascimento e dell’età moderna, la storiografia filosofica, la filosofia del linguaggio e la filosofia politica. Tra le sue pubblicazioni: Plutarchus redivivus: La Boétie e i suoi interpreti (1999, seconda ed. Roma 2008); Michel de Montaigne. L’immaginazione (Firenze 2000); I vincoli del disinganno. Per una nuova interpretazione di Montaigne (Firenze 2004); Montaigne (Roma 2010); Ecce Homo. Studi su Montaigne (Pisa 2017).