Le Coefore di Eschilo 

Gennaro Carillo

Il filosofo Gennaro Carillo racconta Le Coefore, la tragedia di Eschilo, che fa parte, con Agamennone e Le Eumenidi, della trilogia dell’Orestea, messa in scena per la prima volta nel 458 a.C. durante le Grandi Dionisie.
Oreste ritorna in patria accompagnato dall’amico Pilade per vendicare la morte del padre Agamennone. Mentre è intento a pregare sulla tomba di Agamennone avanza sulla scena un corteo di portatrici di libagioni (coefore) guidato da Elettra, sorella di Oreste, che è l'unica a riconoscere il fratello. Oreste e Pilade si presentano alla reggia fingendosi mercanti stranieri venuti per annunciare a Clitennestra la morte del figlio Oreste. Clitennestra, invita gli ospiti a entrare nella reggia e manda a chiamare il suo amante Egisto Oreste uccide prima Egisto e poi anche la madre Clitennestra e  sconvolto vede le Erinni, le terribili dee vendicatrici, che lo perseguitano e lo inseguono.

Le Coefore sono il modello di tutte le tragedie di vendetta, fin dal titolo: Le Coefore infatti sono coloro che portano le libagioni coloro, che offrono gli onori funebri al più illustre dei caduti, Agamennone. 

L’eroe tragico è tale perché porta alle estreme conseguenze il mandato ricevuto dal Dio, è determinato ad agire  

 
Il programma è stato registrato nella Sala dei Tirannicidi del MANN, su concessione del Ministero della Cultura - Museo Archeologico Nazionale di Napoli.



Le immagini sono tratte dalla riduzione televisiva de Le Coefore di Eschilo del 1966, regia di Mario Ferrero, traduttore, Manara Valgimigli, con Giulio Bosetti nel ruolo di Oreste, Lila Brignone nel ruolo di Elettra e Sarah Ferrati nel ruolo di Clitennestra. 

Gennaro Carillo è professore ordinario di Storia del pensiero politico nel Dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove insegna anche Storia della filosofia e Filosofia teoretica. Nel Dipartimento di Architettura della Federico II insegna Filosofie della polis. Condirettore del festival Salerno Letteratura, è il curatore dei cicli Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell'antico (al MANN di Napoli), Scena mitica (Parco Archeologico di Pompei), Gli ozi di Ercole (Parco Archeologico di Ercolano). Ha tenuto corsi presso la Scuola Superiore della Magistratura. È membro del comitato scientifico della Fondazione Idis-Città della scienza. Ha scritto su Vico, la storiografia antica, i tragici e i comici greci, Platone, Balzac, Simone Weil. Ha interpretato Socrate, Platone e Vico per il programma di Radio 3 Rai "Tutta l'umanità ne parla". Ha partecipato al documentario "Dentro Caravaggio".