Paolo Zellini. Le origini della matematica 

Pitagora e i pitagorici 

Nel video Paolo Zellini, intervistato il 28 maggio 2022 nella sede dell’Accademia Vivarium Novum, in occasione del Convegno internazionale Il conoscitore di segreti: Il lascito intellettuale di Elémire Zolla (1926-2002), parla delle origini della matematica. 

Si sa ben poco di Pitagora, noi abbiamo ereditato dalla scienza greca il teorema, che chiamiamo di Pitagora, di cui però si faceva già uso nella matematica vedica e anche nella matematica mesopotamica ben prima di Pitagora, in Mesopotamia già nel 1800 a. C.

Le forme della scienza antica vanno cercate in altri contesti, anche se ci hanno indotto a pensare che nella Grecia antica sia cominciato tutto, le cose stanno diversamente e la matematica è nata altrove.

Sulle origini delle forme del sapere matematico la Grecia fornisce indicazioni un po’ frammentarie, mentre nell’India vedica abbiamo dei trattati che ci forniscono indicazioni più chiare. Si sospetta l’origine rituale del problema geometrico anche in Grecia come in India. 

Paolo Zellini, matematico di formazione, ha studiato e svolto attività di ricerca a Roma, a Pisa e negli Stati Uniti. Ha insegnato nelle Università di Pisa, di Udine e di Roma “Tor Vergata”, dove è attualmente professore ordinario di Analisi Numerica. I suoi contributi scientifici, apparsi sulle più importanti riviste internazionali, sono nel settore dell’algebra lineare numerica, della teoria delle matrici, della complessità degli algoritmi e dell’ottimizzazione numerica. Si è pure interessato al significato delle ricerche in questi campi nel quadro di una storia della matematica e, più in generale, di una storia delle idee. Ha pubblicato presso l’editore Adelphi Breve storia dell’infinito, 1980 (8 edizioni e vincitore del premio Viareggio 1980), La ribellione del numero, 1985, Gnomon, una indagine sul numero, 1999 e Numero e logos, 2010. Una parte dei suoi scritti sono stati tradotti in spagnolo, inglese, tedesco e turco. Collabora con la pagina culturale di quotidiani nazionali, ed è cofondatore di un Centro interdipartimentale per lo studio delle forme del pensiero antico all’Università di Roma Tor Vergata. Nel 2013 ha pubblicato per Bollati-Boringhieri, in collaborazione con altri autori, Complessità e iterazione numerica, un trattato sugli algoritmi numerici iterativi e sulla loro complessità computazionale.