Anna Severino. Il Centro Casa Severino

La conservazione di un grande patrimonio culturale 

Nel video la professoressa Anna Severino, presidente dell’ASES, Associazione di Studi Emanuele Severino e del CCS, Centro Casa Severino, intervistata in occasione del convegno L’uomo e la macchina, organizzato all’Università di Brescia dal 3 al 4 marzo 2023, parla dell’istituzione del CCSCentro Casa Severino nella casa bresciana del filosofo Emanuele Severino (Brescia, 1929 – 2020). 

Il Centro Casa Severino è nato nel maggio 2021 quando io e mio fratello Federico ci siamo trovati a dover decidere cosa fare della casa di nostro padre, che è stata il suo luogo privilegiato di studio e di pensiero. In realtà non ci siamo neppure posti il problema, ma è venuta naturale l’idea di non disperdere un grande patrimonio, di libri, dattiloscritti, manoscritti, carteggi, partiture musicali (Severino è stato anche compositore) e libri glossati e di metterlo a disposizione del pubblico.

Per questo abbiamo deciso di istituire il CCS, che si affianca ad ASES proprio per risolvere il problema della gestione e della messa a disposizione del pubblico di questo patrimonio culturale. Da un punto di vista archivistico ci siamo affidati al professor Francesco Alfieri che è stato l’ultimo assistente di Friedrich-Wilhelm von Herrmann (Potsdam, 1934 – Friburgo in Brisgovia, 2022), che a sua volta era stato l’ultimo assistente di Martin Heidegger (Messkirch, Baden, 1889 - 1976). Alfieri ha grandi competenze archivistiche perché ha curato gli archivi di von Herrmann, di Heidegger e di Hans-Georg Gadamer (Marburgo, 1900 – Heidelberg, 2002).

I libri, i manoscritti e gli altri documenti saranno tutti  consultabili e c’è anche un progetto di digitalizzazione. Inoltre il CCS, che si propone di integrare i vari saperi mettendo al centro la filosofia, è aperto a iniziative culturali, come seminari convegni e concerti.