Salvatore Rossi. Sapienza tecnologica e saper vivere
Breve racconto dell'Italia nel Mondo attraverso i fatti dell'economia
L'economia è grande parte dell'attività umana, quindi l'identità di un popolo è in grande parte frutto di quello che quel popolo sa fare in termini economici, cioè produrre, vendere. Se racconto che cosa è l'Italia e che posto occupa nel mondo guardando ai fatti economici in realtà sto parlando di tutta la società e non soltanto di economia.
Tra le buone notizie ce ne sono due fondamentali. La prima è che l'Italia, venticinquesimo paese al mondo per popolazione, è la decima potenza economica del mondo, quindi, fa e vende cose molto di più di quanto la numerosità della sua popolazione potrebbe giustificare. La seconda buona notizia è che noi abbiamo un credito nei confronti del resto del mondo, perché vendiamo più di quello che compriamo dagli altri Paesi, ormai da molti anni. Alla fine non viene fuori il disastro, che a volte si percepisce nel dibattito pubblico, ma un quadro misto.Ho lasciato da parte le previsioni e i pregiudizi fondati sul nulla e mi sono attenuto solo ai fatti e ai dati certificati per confrontare l'economia italiana con le economie dei cinque paesi più importanti del mondo, analizzando dati come la bilancia dei pagamenti, la posizione finanziaria netta nei confronti del resto del mondo, l'occupazione. Attraverso tutti questi parametri vengono fuori, oltre alle cattive notizie, che sono abbastanza note, anche alcune buone notizie
Non dobbiamo mai dimenticare che in ogni caso l'Italia è un Paese che ha una capacità forse unica di combinare la sapienza tecnologica con la bellezza, il saper vivere, il sapersi godere la vita, caratteristica che normalmente si associa, sbagliando, con la pigrizia. La capacità di combinare queste due doti, che è stata tipica del Rinascimento, quando il territorio italiano esprimeva una grande potenza non solo artistica e scientifica, ma anche economica, perché le due cose tendono ad andare insieme.
Il futuro dell’Italia non è una condanna scritta al declino come molti sostengono c'è la possibilità non dico di tornare ai fasti del Rinascimento, ma di tornare a far risaltare la capacità di combinare i due grandi talenti di cui l'Italia dispone.
Salvatore Rossi, già direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni – IVASS, attualmente è presidente di TIM. Tra i suoi volumi con il Mulino: «Oro» (2018) e «La ragione e il buon senso» (con F. de Bortoli, 2020).