Ignazio Silone. La vita di uno scrittore 

Al riparo dal frastuono della vita letteraria 

Nel video, tratto dal programma Incontro con Ignazio Silone del 1963, Ignazio Silone, pseudonimo dello scrittore e uomo politico italiano Secondo Tranquilli (Pescina 1900 - Ginevra 1978), rispondendo ad una domanda di Enzo Forcella, parla del suo rapporto con la vita letteraria italiana e gli scrittori del suo tempo.  

 Vi è un frastuono nella vita letteraria italiana dal quale con piacere sto lontano. L’industria editoriale nel nostro Paese, la giostra dei premi letterari sono cose che non mi attirano e che considero deleterie per molti scrittori anche di talento, specialmente per i giovani.

Io credo che ci sono scrittori autentici che si rovinano, si deteriorano a causa di queste forme degenerative che ha assunto la vita letteraria e sono convinto che al di là delle false e stupide graduatorie che sono sopportabili per quel che riguarda le corse ciclistiche ma che non hanno senso tra gli artisti e gli scrittori, l’ambizione più elevata che uno scrittore possa coltivare è quella di essere se stesso, di non alterare mai la propria voce, di non cantare in falsetto, di non sembrare più di quello che realmente è.
Uno scrittore che riesce a fare questo realizza se stesso e rende anche un servizio agli altri.