Maurizio Ferraris. Imparare a vivere 

Vivere, sopravvivere, previvere e convivere 

Nel video Maurizio Ferraris, intervistato il 4 aprile 2024, parla del suo libro Imparare a vivere, pubblicato da Laterza nel 2024. 

È da un inciampo che il filosofo Maurizio Ferraris parte per ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. 
Vivere, sopravvivere, previvere, convivere sono le stazioni attraverso cui questo libro ci fa passare per riflettere su un mélange di argomenti che ruotano attorno alla vita e a come si possa imparare a vivere. 

Quel precipitare per terra ha fatto precipitare, come si dice in chimica, delle idee che erano sedimentate da tempo e questo mi ha dato l’occasione di mettere insieme un po’ di pensieri su un tema in fondo oltraggioso, nella sua banalità e insieme necessità, cioè la vita. 

Mentre noi viviamo ci capita  spesso di chiederci se dopo la morte ci sia qualcosa. Nel libro esamino alcune ipotesi di sopravvivenza come, per esempio, quella attraverso i libri che scriviamo. Ho creduto in questa sopravvivenza per molti anni, ma oggi credo che non sia una soluzione: sapere che i miei libri sopravviveranno alla mia morte non mi consola affatto. 

L’ipotesi alternativa che propongo è allora quella del convivere: noi non abbiamo certezza di una nostra sopravvivenza dopo la morte e quindi l’idea fondamentale è che l’unica trascendenza a cui possiamo accedere è quella trascendenza dell’aldiquà, che è il complicatissimo convivere. 

Maurizio Ferraris, filosofo italiano, è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). Editorialista di "La Repubblica", è inoltre direttore della "Rivista di Estetica", condirettore di "Critique" e della "Revue francophone d’esthétique". Fellow della Italian Academy for Advanced Studies (New York), della Alexander von Humboldt-Stiftung e del Käte Hamburger Kolleg "Recht als Kultur" di Bonn, Directeur d’études al Collège International de Philosophie, visiting professor alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e in altre università europee e americane. Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, segnaliamo Documentalità (2009), il Manifesto del nuovo realismo (2012), Filosofia per dame (2011), Anima e iPad (2011), Spettri di Nietzsche (2014), Mobilitazione totale (2015), Emergenza (2016), Mobilitazione totale (2016), L'imbecillità è una cosa seria (2016), Filosofia teoretica (2017), Postverità e altri enigmi (2017), Il denaro e i suoi inganni (2018, scritto insieme a John R. Searle). Del 2024 Imparare a vivere edito da Laterza.