Lucio D'Alessandro. Piero Craveri 

Il metodo liberale 

Nel video Lucio D’Alessandro, intervistato il 22 aprile 2024 nella sede dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, ricorda lo storico Piero Craveri (Torino, 1938-Roma, 2023). 

Piero  Craveri ha collaborato con l’Università Suor Orsola per moltissimi anni nel suo ruolo di professore di Storia contemporanea, come animatore culturale di infiniti convegni, in ruoli direttivi, come quello di Preside della Facoltà di Lettere che aveva contribuito a fondare e come presidente dell’Ente morale Suor Orsola Benincasa. 

Il rapporto con Piero è stato il rapporto con un docente ma anche con la sua storia: era il nipote di Benedetto Croce, che aveva collaborato alla vita del Suor Orsola fin dalla sua fondazione e la presenza di Giovanni Gentile tra i professori fu voluta proprio da Croce.  

Piero Craveri è stato per me anche un amico, una guida, si potrebbe dire una guida epistemologica, in quanto essendo radicalmente liberale ci dava un metodo di interpretazione della realtà. Un metodo che si incrociava anche con valori molto diversi come quelli cristiani e non è un caso che sia stato proprio uno storico liberale come Craveri quello che forse meglio di tutti ha saputo interpretare una grande figura storia dell’Italia repubblicana come Alcide De Gasperi.  


Piero Craveri era stato consigliere comunale di Napoli e consigliere regionale della Campania e attraverso il suo impegno politico ha testimoniato la capacità della città di produrre una politica delle cose, una politica della cultura. 

Nella società civile napoletana, istituzioni come Italia Nostra, l’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce, la Società napoletana di Storia Patria, l’Istituto Italiano per gli Studi filosofici fondato da Gerardo Marotta, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, l’Università Suor Orsola, hanno sempre trovato in Craveri un grande punto di riferimento. E se Napoli ha potuto esprimere queste grandi realtà culturali è stato anche per la presenza di una storia familiare della quale hanno dato testimonianza i suoi familiari, Elena e Silvia Croce, Benedetta Craveri, una storia che si incrocia con la storia della città. 

D’Alessandro ricorda anche la vicenda del salvataggio, compiuto alla fine degli anni ‘90 con Craveri ed altri intellettuali, della rivista Napoli nobilissima, fondata da Benedetto Croce nel 1892, come strumento di battaglia per la difesa del patrimonio storico e artistico di Napoli, proprio mentre era in corso lo sventramento della città dopo l’epidemia di colera del 1884. 

Lucio d’Alessandro, professore ordinario di Sociologia giuridica, è stato Rettore dell’Università del Molise ed è oggi Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e Vicepresidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane). Studioso dell’utilitarismo morale tra Settecento e Ottocento e del pensiero di Michel Foucault, si è negli ultimi anni occupato del moderno concetto di Università, a partire dal pensiero di Humboldt e Schleiermacher. È recente un’incursione nel mondo letterario con Il dono di nozze (Premio del Presidente per la narrativa Viareggio-Rèpaci, 2016).