Simone Regazzoni. Filosofia del combattimento
Popsophia 2024
Il video è un estratto dallo spettacolo filosofico musicale We are the champions. Dalla palestra di Platone alle Olimpiadi, andato in scena nel corso del festival Rocksophia che si è tenuto 25 al 28 luglio 2024 a Civitanova Marche
Simone Regazzoni, nella sua duplice veste di filosofo e lottatore di Hwa rang do, ha parlato del ruolo dello sport, celebrando la fatica, il sudore, la capacità di rialzarsi di fronte alle cadute attraverso gli esempi di Platone, lottatore prima che filosofo, allenatore di piedi e corpi prima che di menti, di Muhammed Alì e di Michael Jordan.
Simone Regazzoni, già allievo di Jacques Derrida, ha conseguito un dottorato in filosofia presso le Università di Paris 8 Vincennes-Saint-Denis e Genova. Ha insegnato presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Pavia. Attualmente insegna presso l’IRPA di Milano, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata diretto da Massimo Recalcati. Collabora con la Scuola Holden di Torino. Scrive regolarmente per Tuttolibri de La Stampa. È autore di diversi volumi di saggistica tra cui: La decostruzione del politico. Undici tesi su Derrida, Il Melangolo, 2006; Derrida. Biopolitica e democrazia, Il Melangolo, 2012; Stato di legittima difedsa. Obama e la filosofia della guerra al terrorismo, Ponte alle Grazie, 2013; Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura, Feltrinelli, 2019; La palestra di Platone. Filosofia come allenamento, Ponte alle Grazie, 2020; Oceano. Filosofia del pianeta, Ponte alle Grazie, 2022. Ha scritto tre romanzi: Abyss, Longanesi, 2014; Foresta di tenebra, Longanesi, 2017; I segni del male, Rizzoli, 2020.
Simone Regazzoni, nella sua duplice veste di filosofo e lottatore di Hwa rang do, ha parlato del ruolo dello sport, celebrando la fatica, il sudore, la capacità di rialzarsi di fronte alle cadute attraverso gli esempi di Platone, lottatore prima che filosofo, allenatore di piedi e corpi prima che di menti, di Muhammed Alì e di Michael Jordan.
Per Platone l’origine della filosofia non è il logos ma è l’atto di alzarsi in piedi. Cambiare la postura seduta, che è quella degli schiavi costretti a guardare uno schermo, ritenendo quella la verità, e alzarsi in piedi.
Simone Regazzoni, già allievo di Jacques Derrida, ha conseguito un dottorato in filosofia presso le Università di Paris 8 Vincennes-Saint-Denis e Genova. Ha insegnato presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Pavia. Attualmente insegna presso l’IRPA di Milano, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata diretto da Massimo Recalcati. Collabora con la Scuola Holden di Torino. Scrive regolarmente per Tuttolibri de La Stampa. È autore di diversi volumi di saggistica tra cui: La decostruzione del politico. Undici tesi su Derrida, Il Melangolo, 2006; Derrida. Biopolitica e democrazia, Il Melangolo, 2012; Stato di legittima difedsa. Obama e la filosofia della guerra al terrorismo, Ponte alle Grazie, 2013; Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura, Feltrinelli, 2019; La palestra di Platone. Filosofia come allenamento, Ponte alle Grazie, 2020; Oceano. Filosofia del pianeta, Ponte alle Grazie, 2022. Ha scritto tre romanzi: Abyss, Longanesi, 2014; Foresta di tenebra, Longanesi, 2017; I segni del male, Rizzoli, 2020.