Luigi Cavanna. La salute come benessere psicofisico

L'importanza della prevenzione e della medicina del territorio

Il professor Luigi Cavanna, intervistato il 6 febbraio 2024 a Roma nella Biblioteca della Fondazione Primoli, parla del concetto di salute, della medicina del territorio e delle cure domiciliari e dell’importanza della prevenzione delle malattie. 

La salute non è solo assenza di malattia ma è uno stato di benessere non solo fisico ma anche psicologico. 

In Italia ci sono circa ventiquattro milioni di persone che vivono con patologie croniche, per le quali è fondamentale la cura sul territorio fuori dall’ospedale, sia per una questione di risparmio di tempo per il paziente, sia per l’aspetto economico, perché la cura delle malattie croniche assorbe circa l’ottanta per cento delle risorse del sistema sanitario nazionale. Se i malati cronici sono curati sul territorio sicuramente il sistema sanitario nazionale può risparmiare e reinvestire in ricerca e in cure più efficaci. 

La prevenzione è fondamentale in particolare per le malattie oncologiche, che per circa il quaranta per cento dipendono dai nostri comportamenti, come un’alimentazione sbagliata, il fumo di sigaretta, l’eccessiva esposizione al sole. Prevenire le malattie significa salvare vite ma anche salvare il sistema sanitario universalistico, perché il costo delle cure oncologiche è molto elevato e queste cure a volte devono essere continuate per anni, raggiungendo cifre anche di diecimila euro al mese per paziente. Pertanto, la prevenzione dei tumori può aiutare non solo la singola persona ma l’intera società.  



Luigi Cavanna, primario di medicina interna nel 1994 (1°Divisione Medica ed oncoematologica, Ospedale di Piacenza) e poi Direttore del dipartimento di oncologia-ematologia dell’ASL di Piacenza dal 2004 al 22/01/2023. Da febbraio 2023 Primario area medica Oncologica, Casa di Cura Piacenza.  Da sempre interessato alla ricerca clinica, è autore di oltre 600 pubblicazione di cui oltre 300 su riviste internazionali censite.  Ha introdotto per la prima volta a Piacenza il trapianto di midollo/cellule staminali autologo nel 1999 e da donatore nel 2002, l’oncologia territoriale dal 2000 con esecuzione di trattamenti oncologici di prossimità e nelle case della salute dal 2016. 
Nel marzo 2020, all’esordio della Pandemia COVID-19 ha introdotto la cura precoce domiciliare conosciuta a livello Nazionale e anche Internazionale come “Modello Piacenza”.  Di questa attività ne ha dato notizia in prima pagina il Time in data 12/04/2020, poi Le Monde in data 08/06/2020.
Anche la rivista indiana The Sunday Post il 30 agosto 2020 ha dato la notizia, oltre ai giornali italiani. Questo modello è stato poi adottato dalle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) su tutto il territorio nazionale.