Massimo Iiritano. Sergio Quinzio
Uno scrittore di cose religiose
Nel Nuovo Testamento c'è questa dimensione della sconfitta di Dio, perchè un Dio che muore sulla croce è certamente un Dio sconfitto. E' un Dio che duemila anni fa ha annunciato: 'Ecco, io vengo presto'. Ma oggi ci troviamo a morire, a fare le guerre. a invecchiare, gli ospedali son pieni di malati. Ecco in che senso parlo di sconfitta di Dio: a questo punto, dopo 2000 anni, mi pare che diventi legittima la domanda: e se Dio non ci salvasse più? Non ci salvasse mai più? Se il mondo andasse avanti indefinitamente così, allora cosa ne sarebbe della fede cristiana? Andrebbe bene lo stesso?"
Sergio Quinzio, Dialogo sulla fede, Agrigento 2000, p. 28
La verità di Dio è nella sua affidabilità, è in una parola che si dimostra nei fatti credibile. Il Dio ebraico interviene nella storia, è il Dio che salva il suo popolo, perché deve dimostrargli la sua presenza, è il Dio che sta all’origine di ogni cosa, che lega la sua evidenza al rivelarsi nella storia e alla grande promessa della salvezza dalla storia e della storia.
Massimo Iiritano
“La sconfitta di Dio” è una fortissima provocazione fatta da Quinzio negli anni Novanta, è un angoscioso interrogativo sulla credibilità di un Dio nel tempo del nichilismo, nel tempo di una sorta di apocalissi della modernità, che oggi appare sempre più evidente e da qui il dialogo di Quinzio con i giovani e con i non credenti, con coloro che erano e sono ancora oggi alla ricerca di un senso.
Massimo Iiritano
L’unico cristianesimo che possa ancora dialogare con il nostro tempo è quello che si dimostra vulnerabile con un’apertura vera, bisogna avere il coraggio di esporsi allo scandalo, alla possibilità della perdita della fede ed è quello che fa Quinzio confrontandosi con l’interrogativo della “sconfitta di Dio”.
Massimo Iiritano
Massimo Iiritano, dottore di ricerca in Filosofia della religione, è stato docente incaricato di Antropologia delle religioni all’Università per Stranieri di Perugia, insegna Istituzioni di Storia della filosofia e Filosofia dell'educazione presso l’Istituto Universitario G. Pratesi. Ha collaborato con la cattedra di Estetica dell’Università degli Studi di Perugia e con la cattedra di Filosofia delle religioni dell’ateneo di Siena-Arezzo. Attualmente è docente di Filosofia al liceo classico Galluppi di Catanzaro, e collabora con la cattedra di filosofia morale dell’Università della Calabria e con il centro di ricerca ICONE (Università Vita-Salute San Raffaele). È presidente dell’associazione nazionale Amica Sofia ed è stato allievo e collaboratore, tra gli altri, di Sergio Quinzio, Bruno Forte, Sergio Givone, Massimo Cacciari