Piero Graglia. La difesa della civiltà europea
Riflessioni sul Manifesto di Ventotene
Nel video Piero Graglia, intervistato nel marzo 2025, parla del Manifesto di Ventotene e risponde alle domande sulle culture politiche che ne costituiscono il fondamento e sull’attuale stato della rappresentanza democratica dell’Unione europea.
Piero Graglia è nato a Sanremo il 18 aprile 1963. Laureato in Scienze Politiche, a Firenze, con una tesi sul federalismo europeo e il movimento antifascista, successivamente ha frequentato il dottorato di ricerca in Storia del federalismo e dell’unità europea presso l’Università di Pavia. Di professione ricercatore e storico, i suoi interessi di ricerca si sono rivolti all’inizio al dibattito sull’europeismo e sul federalismo interno nel movimento antifascista in esilio, con ricerche su Carlo Rosselli, Ignazio Silone, Silvio Trentin, per poi concentrarsi sulla figura di Altiero Spinelli e sulla genesi dell’idea federalista europea. Dal 1993 al 2000 ha pubblicato tre raccolte di scritti di Altiero Spinelli e una monografia, Unità europea e federalismo. Da «Giustizia e Libertà ad Altiero Spinelli (1929-1947), tutti con Il Mulino; presso l’editore bolognese ha pubblicato anche la breve monografia L’Unione europea (2000), descrittiva del funzionamento delle istituzioni europee, giunta alla settima edizione. Nel 2008 ha concluso un lungo periodo di ricerche in Europa e negli Stati Uniti pubblicando la prima biografia completa del padre del federalismo europeo, Altiero Spinelli, sempre presso l’editore Il Mulino. Il volume ha vinto, nello stesso anno di edizione, il premio Capalbio, «sezione Europa», insieme a Giuliano Amato e a Joaquìn Almunia. Ha insegnato presso le Università di Firenze, Cluj-Napoca (Romania), Napoli “Federico II”, Roma Tre e, nel 2012, Georgetown (USA) come Fulbright scholar. Dal febbraio 2015 è diventato Professore associato presso l’Università Statale di Milano, Facoltà di Scienze Politiche.
La federazione deve intestarsi quattro poteri, la politica estera, la difesa, il potere di battere moneta e di determinare la politica economica, tutto il resto può restare agli stati nazionali.Il Manifesto parte dalla difesa della civiltà europea messa in pericolo dalle guerre mondiali e dalla necessità della federazione europea, che ne costituisce l’obiettivo.
Oggi l’Unione europea si trova in mezzo al guado, tra una classica organizzazione internazionale e una federazione, e per andare verso la federazione ancora oggi il Manifesto di Ventotene può essere utile.L’Unione europea è qualcosa di molto diverso dalla federazione auspicata dal Manifesto, però bisogna anche riconoscere che l’Unione europea presenta delle caratteristiche federali, come la banca centrale europea e la moneta unica, che non si accompagnano agli altri elementi caratteristici di una federazione.
Piero Graglia è nato a Sanremo il 18 aprile 1963. Laureato in Scienze Politiche, a Firenze, con una tesi sul federalismo europeo e il movimento antifascista, successivamente ha frequentato il dottorato di ricerca in Storia del federalismo e dell’unità europea presso l’Università di Pavia. Di professione ricercatore e storico, i suoi interessi di ricerca si sono rivolti all’inizio al dibattito sull’europeismo e sul federalismo interno nel movimento antifascista in esilio, con ricerche su Carlo Rosselli, Ignazio Silone, Silvio Trentin, per poi concentrarsi sulla figura di Altiero Spinelli e sulla genesi dell’idea federalista europea. Dal 1993 al 2000 ha pubblicato tre raccolte di scritti di Altiero Spinelli e una monografia, Unità europea e federalismo. Da «Giustizia e Libertà ad Altiero Spinelli (1929-1947), tutti con Il Mulino; presso l’editore bolognese ha pubblicato anche la breve monografia L’Unione europea (2000), descrittiva del funzionamento delle istituzioni europee, giunta alla settima edizione. Nel 2008 ha concluso un lungo periodo di ricerche in Europa e negli Stati Uniti pubblicando la prima biografia completa del padre del federalismo europeo, Altiero Spinelli, sempre presso l’editore Il Mulino. Il volume ha vinto, nello stesso anno di edizione, il premio Capalbio, «sezione Europa», insieme a Giuliano Amato e a Joaquìn Almunia. Ha insegnato presso le Università di Firenze, Cluj-Napoca (Romania), Napoli “Federico II”, Roma Tre e, nel 2012, Georgetown (USA) come Fulbright scholar. Dal febbraio 2015 è diventato Professore associato presso l’Università Statale di Milano, Facoltà di Scienze Politiche.