Carlo Nitsch. Croce, Gentile e Santi Romano

Note sul concetto di diritto

Nel video Carlo Nitsch, Professore ordinario di Filosofia del diritto dell’Università di Napoli Federico II, intervistato in occasione del Convegno di studi Il Novecento filosofico italiano nel Carteggio Croce-Gentile, che si è tenuto il 27 e 28 maggio a Napoli nella sede dell’Istituto italiano per gli studi storici, parla del tema della sua relazione Croce, Gentile e Santi Romano: note sul concetto di diritto

Il Carteggio è importante perché rappresenta un documento eccezionale, l'unico che conserva una traccia ricchissima e quindi anche problematica di un confronto diretto tra Croce e Gentile sulle loro rispettive filosofie del diritto.  

Mi sono occupato in particolare dei due punti in cui Gentile critica le tesi di Croce in merito alla possibile immoralità del diritto, un punto sul quale le loro visioni sono assolutamente non conciliabili e mi è sembrato interessante mettere a confronto le loro posizioni con alcune pagine molto note del giurista siciliano Santi Romano, perché uno dei punti sui quali Croce e Gentile contendono è quello del riconoscimento di un’intrinseca, scientifica giuridicità anche delle cosiddette associazioni illecite, delle associazioni a delinquere.  


Croce sostiene che anche gli ordinamenti della mafia e della camorra sarebbero giuridici, come quelli dello stato, mentre Gentile non può convenire con questa tesi, perché l’immoralità degli scopi di queste organizzazioni cozza con l’intrinseca moralità del diritto. Su questo punto la sintonia tra Santi Romano e Croce è forte e Santi Romano, rispetto alla necessità scientifica di riconoscere la giuridicità delle associazioni a delinquere, si poggia esplicitamente sulla tesi crociana dell’irrilevanza del giudizio morale nell’ambito del giudizio giuridico.

Carlo Nitsch (Napoli 1976) è ordinario di Filosofia del diritto nell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Studioso del pensiero di Croce, ne ha curato, in edizione critica, L’Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra (Bibliopolis, Napoli 2018), e Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell’economia (Giuffrè, Milano 2016), e al filosofo napoletano ha dedicato un lavoro monografico: La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle ‘Pagine sulla guerra’ di Benedetto Croce (Bibliopolis, Napoli 2020). Tra le sue pubblicazioni: Renato Treves esule in Argentina. Sociologia, filosofia sociale, storia (Accademia delle Scienze, Torino 2014); Il giudice e la legge. Consolidamento e crisi di un paradigma nella cultura giuridica italiana del primo Novecento (Giuffrè, Milano 2012); Diritto e forza nella comunità degli Stati. Studi su Hans Kelsen e la teoria del diritto internazionale (Satura, Napoli 2012).