Giuseppe Guastamacchia. Croce neohegeliano?

Un paradigma storiografico alla prova dei fatti. 

Nel video Giuseppe Guastamacchia, intervistato in occasione del Convegno di studi Il Novecento filosofico italiano nel Carteggio Croce-Gentile, che si è tenuto il 27 e 28 maggio a Napoli nella sede dell’Istituto italiano per gli studi storici, parla del tema della sua relazione al convegno Croce neohegeliano? Un paradigma storiografico alla prova dei fatti

Bisogna riconoscere che ci sono una serie di luoghi storiografici che si sono accumulati nella seconda metà del Novecento sulle figure di Croce e di Gentile, uno dei quali è il tema del neohegelismo italiano.  

La prima grande intuizione mirante a mettere in discussione il neohegelismo di Croce è stata di Eugenio Garin, che sostenne che in un saggio del 1974 parlò di un croce che non aveva Hegel né gli hegeliani come riferimento della sua formazione ma altri autori tedeschi come Simmel o Dilthey e dimostrò come ci fosse nella sua filosofia dello spirito un segno di carattere più herbartiano, neokantiano che hegeliano.  

Non si può acquisire una conoscenza esaustiva del rapporto tra Croce e Gentile se non si considerano i carteggi paralleli con Donato Jaia e Sebastiano Maturi, due protagonisti dell’hegelismo napoletano al tramonto sul finire del XIX secolo, ostracizzati dalla posizione di dominio acquisita a Napoli dal positivista neokantiano Filippo Masci. Jaia accuserà Croce di essere addirittura un positivista e, in una lettera a Maturi, Croce dichiarerà di avere aderito alla corrente neokantiana e Maturi gli risponderà rammaricandosi di non essere riuscito a convincerlo delle tesi hegeliane. 

Giuseppe Guastamacchia è assegnista di ricerca in Storia della filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino. I suoi interessi vertono sul dibattito teorico avutosi in Germania e in Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento, con particolare riguardo ai rapporti tra Geistes- e Naturwissenschaften. Ha pubblicato nel 2024 Il giovane Benedetto Croce. Herbartismo, neokantismo e scienze dello spirito da Labriola a Guido Calogero.