Marco Palladino. Jaspers e Dôgen a confronto

La verità è la nostra via

Nel video Marco Palladino, intervistato il 30 giugno 2025, parla del suo articolo Jaspers e Dôgen a confronto, pubblicato in Studi jaspersiani, Rivista annuale della “Società Italiana Karl Jaspers”, nel 2021. 

Noi non viviamo immediatamente nell’essere, e per questo la verità non è un nostro possesso definitivo; noi viviamo nell’esserci temporale: la verità è la nostra via.
Karl Jaspers, Von der Wahrheit


Il confronto di Jaspers con il buddismo è innanzitutto volto a superare la sterile dicotomia tra oriente e occidente, è un confronto che scorge nel buddismo una metafisica che non guarda più all’essere come a un ente determinato, come un oggetto di fronte a un soggetto, ma guarda all’essere come mistero.  

 

Per Dôgen e per Jaspers la liberazione (Erlösung) non è dalla vita, ma avviene nella vita. La libertà è assumere fino in fondo la propria finitezza, il proprio essere-tempo. Tale assunzione accade al di là dell’affermazione e della negazione, oltre l’attaccamento e il non-attaccamento. Il trascendimento dello stesso trascendere significa dismettere la volontà di superare il finito, abbandonarsi liberamente a esso. Allora il finito, nell’hic et nunc dell’Augenblick, è trasfigurato dalla luce della Trascendenza, sigillato da un’eternità transeunte. L’eternità non è oltre il tempo, ma è l’oltre del tempo; non la sua durata infinita, ma l’infinito di ogni attimo della durata. Umgreifende e busshô indicano un’esperienza transculturale, perché additano quella verità al di là di tutte le cifre che è origine e meta di ogni filosofare. 


Marco Palladino è nato ad Aversa il 12/3/93.  Si è laureato in filosofia, presso l’Università Federico II DI Napoli, con una tesi dal titolo Trascendenza e malum mundi. Karl Jasperse Alberto Caracciolo. I suoi interessi di studio si rivolgono principalmente al rapporto tra filosofia e religione e tra filosofia e cinema. Di particolare interesse per la sua ricerca il dialogo con l’Oriente, come testimonia il saggio scritto per la rivista Studi jaspersiani sul rapporto tra Dōgen e Jaspers e quello apparso nel volume “Il nichilismo contemporaneo”, curato da Costantino Esposito ed edito da Studium, su Caracciolo e Nishitani.