Paolo Colizzi. Navigazioni verso il Dio ineffabile

Il neoplatonismo fra Proclo e Dionigi Areopagita

Nel video Paolo Colizzi, intervistato il 27 maggio 2025 a Napoli nella sede dell’Istituto italiano per gli studi storici, parla del suo libro Navigazioni verso il Dio ineffabile. Il neoplatonismo fra Proclo e Dionigi Areopagita, pubblicato nel 2025 da Città Nuova. 

Nell’incontro del pensiero di Proclo con quello di Dionigi Areopagita, momento crepuscolare del neoplatonismo tardo-antico, si sono decise le sorti della storia del platonismo nel cristianesimo. Il libro di Paolo Colizzi indaga sistematicamente tale incontro, in un percorso che si snoda fra ermeneutica, scienza e religione. Nel dipanarsi del testo, a prender forma è una rinnovata comprensione della trasformazione del pensiero procliano nel Corpus Dionysiacum, accompagnata dalla concreta dimostrazione del posizionamento della filosofia cristiana di Dionigi nell’humus culturale dell’ultimo neoplatonismo pagano. Tramite Proclo e Dionigi, a prender forma è anche un’immagine originale della tradizione neoplatonica tardo-antica: né filosofia della ragione né dell’irrazionalità. Piuttosto, un pensiero intrinsecamente polifonico che vive di un nesso indisgiungibile fra ragione e meta-razionalità. Una filosofia volta alla navigazione verso l’ineffabile Principio divino di tutte le cose, porto mistico da ricercarsi con sforzo inesausto lungo tutte le rotte umanamente percorribili.
 

Considerato che – come viene anche sottolineato nelle conclusioni del volume – attualmente negli studi sulla riflessione neoplatonica risulta dominante l’attenzione rivolta alla dimensione scientifica e all’indagine sulla natura del mondo fisico, questo ricco studio di Colizzi ha anche il fondamentale merito di mettere adeguatamente in luce come nella tarda tradizione neoplatonica, sia pagana sia cristiana, l’inscindibile binomio tra la dimensione dell’investigazione di tipo scientifico e l’esito mistico della riflessione teologica sia assolutamente centrale e non vada in alcun modo trascurato. All’interno della concezione neoplatonica, infatti, i guadagni della conoscenza scientifica possono acquisire pienezza di senso solo in connessione con il pensiero teologico: tutto, infatti, deriva e dipende dal Principio Primissimo, Dio assolutamente trascendente e fondamento autentico del divino stesso. 
Dalla prefazione di Michele Abbate

Tanti sono i passaggi intermedi che la psyché deve percorrere, se vuole infine ritrovare casa, e però essa non è sprovvista degli strumenti per compiere il viaggio, perché, propriamente, li ha sempre con sé. Deve solo trarli fuori dal nascondimento, ricordando ogni volta meglio quel Principio che nascostamente agisce immanente a ogni anima – ciò che Proclo chiama “Uno-in-noi”, e che si tratta soltanto di risvegliare nella maniera più compiuta. Pertanto noi, proprio come Odisseo, siamo sì girovaganti nel mare, e tuttavia non siamo totalmente persi in esso, infatti, abbiamo in noi la possibilità di indirizzare il percorso verso il «porto mistico dell’anima» – ciò che per Odisseo è la tanto bramata Itaca, e per l’anima il ritorno a Dio. 
Paolo Colizzi

Il senso profondo dell’itinerario neoplatonico è quello di tentare, attraverso un pur lungo e tortuoso viaggio, di giungere verso il “porto mistico”. Per giungere a tale porto, bisogna percorrere tutte le tappe, affrontare tutte le conoscenze, in modo tale da poter infine tracciare una mappa del percorso svolto, che sia capace di dare a ciascuna modalità del conoscere la posizione che le spetta nell’ordine del tutto, gerarchicamente organizzato. Propriamente, si ha sempre a che fare con il Principio che, proprio nella misura in cui è l’unica arché, manifesta sé medesimo in tutto il reale – e, però, con modalità ogni volta diverse: perciò, compito della filosofia diviene di andare a individuare tali diverse modalità per ciò che esse sono. Proclo e Dionigi si avventurano senza remore nelle navigazioni che li conducono attraverso tale mare, ab origine pensandolo come una via verso il Principio.  
Paolo Colizzi


Paolo Colizzi ha conseguito il dottorato in filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Le sue ricerche si concentrano sulla tradizione neoplatonica dalla tarda antichità al Rinascimento, fra Proclo, Dionigi Areopagita e Niccolò Cusano. Attualmente borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, ha condotto soggiorni di ricerca presso il Cambridge Centre for the Study of Platonism della University of Cambridge e il De Wulf-Mansion Centre for Ancient, Medieval and Renaissance Philosophy di KU Leuven. È autore di Il sesso di Dio. Proclo e il simbolo dell’androgino (Mimesis, 2021).