Giorgiomaria Cornelio. De-estinzione

Ossessioni spettrali

Nel video Giorgiomaria Cornelio, intervistato a Pesaro, in occasione del Festival Popsophia La Soglia, che si è tenuto dal 24 al 27 luglio 2025, parla del tema del suo intervento al Festival De-estinzione, ossessioni spettrali.

Oggi si potrebbe esiste un’ossessione che è difficile superare per gli spettri che infestano il nostro mondo. Forse ci fa bene dialogare con i fantasmi e quindi prendere dal passato una serie di idee che oggi de-estinguiamo gettando dei virus nella contemporaneità, nel tentativo di riportare in vita creature che sono considerate estinte in un dialogo con il nostro passato spettrale. 

Il compito della de-estinzione è un compito di soglia, perché ci permette, da una parte di domandarci che cosa è il mostro vivente e perché siamo così interessati a questa tematica, dall’altra ci pone anche l’obbligo di discernere tra i virus e i non virus. Non potendo sottrarci al contagio almeno siamo capaci di articolarlo e di capire quali di questi virus, di queste schegge del passato possono essere utili e vanno de-estinte e quali sono solo nostalgie inessenziali. 



Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, scrittore, regista, e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), La specie storta (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Ha curato, per Argolibri, l'inchiesta letteraria La radice dell'inchiostro. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la RaizissDe Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È uno dei direttori artistici della festa “I fumi della fornace” e dei curatori del progetto “Edizioni volatili”.