Marco Palladino. La filosofia di Alberto Caracciolo
Nichilismo e imperativo del bene e dell'eterno
Alberto Caracciolo è stato uno dei più importanti filosofi del Novecento, un filosofo trascendentale della religione, che, insieme a Luigi Pareyson, ha contribuito a superare lo iato tra la filosofia trascendentale e la filosofia dell’esistenza.
La religione, secondo Caracciolo, costituisce la dimensione più profonda dell’umano, è l’a priori di tutti gli a priori, l’apertura costitutiva della coscienza, dell’esistente al mistero della trascendenza.
C’è una domanda che il pensiero idealmente contemporaneo riconosce come radicale: perché l’esistere di ciò che esiste piuttosto che il niente? C’è un ismo che tale pensiero è portato a indicare come il segno di contraddizione intorno a cui si decide per l’uomo in quanto tale, per l’uomo contemporaneo in particolare, la salvezza o la rovina. Questo è appunto il nichilismo. Nichilismo deriva da nihil. Ma due significati di nihil, non solo tra loro diversi ma antitetici, sono presenti nella domanda che abbiamo richiamato: il niente assiologico-ontologico e il Nulla religioso.
Alberto Caracciolo, Nichilismo ed etica
Questa presenza della Trascendenza è non solo il fondamento della religione, ma della stessa filosofia, poiché quella domanda ultima – perché l’essere piuttosto che il nulla – che nel filosofare filtra ogni possibile determinata domanda, è il corrispettivo logico dell’invocazione religiosa.
Alberto Caracciolo, Religione ed eticità. Studi di filosofia della religione
Se Dio, inteso come perfezione suprema, sintesi di tutti i valori, principio di bene e di amore, esiste, abbia pietà di me, di tutti gli uomini, di tutti gli esseri viventi capaci di soffrire. Qualunque sia la soluzione vera, conserva il suo valore soltanto l’universale pietà.
Alberto Caracciolo, Nichilismo ed etica
Marco Palladino è nato ad Aversa il 12/3/93. Si è laureato in filosofia, presso l’Università Federico II DI Napoli, con una tesi dal titolo Trascendenza e malum mundi. Karl Jasperse Alberto Caracciolo. I suoi interessi di studio si rivolgono principalmente al rapporto tra filosofia e religione e tra filosofia e cinema. Di particolare interesse per la sua ricerca il dialogo con l’Oriente, come testimonia il saggio scritto per la rivista Studi jaspersiani sul rapporto tra Dōgen e Jaspers e quello apparso nel volume “Il nichilismo contemporaneo”, curato da Costantino Esposito ed edito da Studium, su Caracciolo e Nishitani.