Giovanni Sessa. Il problema della religione

Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita

Nel video Giovanni Sessa, professore di Filosofia e Storia, intervistato il 18 ottobre 2025 nella Villa Falconieri di Frascati, sede dell’Accademia Vivarium novum, in occasione del Convegno internazionale Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita, espone i punti principali del suo intervento dal titolo Il problema della religione in Giovanni Gentile. 

Parlare del problema della religione nella filosofia di Gentile implica innanzitutto comprendere come il sistema attualista sia una forma di pensiero aperta, aperta soprattutto all’ultraattualismo, a cui appartengono pensatori come Julius Evola, Andrea Emo e Carlo Diano. 

Nella Teoria dello spirito come atto puro, Gentile si confronta con il problema dell’immortalità, rifiutando il concetto di perpetuità della vita, di immortalità dell’empirico a cui, ci spinge il sentimento, che è per lui una posizione immorale. 

Gentile, che si dice cristiano e cattolico in molti dei suoi scritti, in realtà è un cristiano e cattolico paradossale, eretico. La religione universalizza e la sua idea di chiesa si richiama alla filosofia di Gioberti, in particolare al tema della “poligonia del vero”, che rende possibile a tutti un proprio cattolicesimo: è la paradossalità di un cattolicesimo che etimologicamente indica l’universalità. 

Gentile guarda a quell’afflato verso il divino di Niccolò da Cusa, che caratterizza la filosofia della Rinascenza e sostiene che "Degli eroici furori" di Giordano Bruno e "l’Etica" di Spinoza  sono le opere filosofiche dell’occidente maggiormente apprezzate dal “vento che spira sul divino” e in questo senso opere fortemente religiose. 

Gentile è un homo religiosus ma di una religiosità paradossale, che nulla ha a che fare con la positività delle chiese che hanno agito nella storia del nostro continente e non a caso si è occupato anche della misteriosofia ellenica, di filosofie orientali e di antroposofia. 

Giovanni Sessa (Milano, 1957) vive a Frascati (RM). Già docente di Filosofia e Storia nei licei ha collaborato con il filosofo politico Gian Franco Lami a “La Sapienza” di Roma ed è stato docente a contratto presso l’Università di Cassino. Suoi scritti sono comparsi su quotidiani, riviste e in volumi collettanei e Atti di Convegni di studio. Ha curato e prefato decine di volumi e tradotto alcune opere di Alain de Benoist Tra le ultime pubblicazioni, La meraviglia del nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo, Milano 2014; Julius Evola e l’utopia della Tradizione, Sesto S. Giovanni (Mi) 2019; L’eco della Germania segreta. “Si fa di nuovo primavera”, Sesto S. Giovanni (Mi) 2021; Icone del possibile. Giardino, bosco, montagna, Sesto S, Giovanni (Mi) 2023; Tertium datur. Filosofie dell’originario, Roma 2025. È Segretario della Fondazione Julius Evola.