Hervé A. Cavallera. Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita
Il filosofo, il pedagogista e l'organizzatore di cultura
Gentile è stato anche un organizzatore di cultura, ha promosso un gran numero di istituzioni culturali, dall’Enciclopedia Italiana, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO), alla Domus Galileana, al Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano, all'Università Bocconi, che continuano nel tempo. Ha saputo scegliere i suoi collaboratori, personalità come Michele Barbi, Giuseppe Tucci, Ugo Spirito, che hanno saputo ben continuare la sua opera.Abbiamo ricordato Giovanni Gentile come filosofo, pedagogista, operatore di cultura e riformatore scolastico, costruendone un ritratto complessivo di un uomo che ha tentato di continuare il processo risorgimentale e che ha riformato la scuola portandovi quello spirito di educatore e di studioso elaborato nelle sue opere filosofiche. Si tratta di un caso unico nella storia europea: un filosofo che ha realizzato un sistema scolastico non sotto un’impronta politica, ma sotto un’impronta culturale e filosofica, che è il motivo per cui questo sistema ha resistito in gran parte a distanza di un secolo.
Ebbe anche dei contrasti all’interno del fascismo, molti suoi oppositori furono fascisti, e fu nel fascismo la voce più autorevole che cercò di rappresentare l’aspetto più alto di una tendenza politica.Gentile è stato un filosofo che è riuscito a realizzare nella cultura il sogno platonico della filosofia al potere e le istituzioni che gli sono sopravvissute dimostrano come egli avesse colto nel segno.
Hervé A. Cavallera, già professore ordinario, ora onorario, di Storia della Pedagogia nell’Università del Salento, ove ha ricoperto le cariche di Direttore di Dipartimento, di Presidente di Corso di laurea, di Senatore accademico. È stato membro della Commissione ministeriale per la riforma della scuola durante il Ministero Moratti; consulente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; coordinatore nazionale di alcuni Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) ed è tuttora, per il Ministero dell’Università, valutatore dei Progetti nazionali per la ricerca. È stato componente dei Comitati scientifici della “Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice”, della “Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici”, dell’ “Associazione di Studi Emanuele Severino”, dell’ “Associazione Internazionale di Ricerca Elémire Zolla”; socio del “Centro Italiano per la ricerca storico-educativa” (di cui è stato componente del Direttivo e attualmente socio onorario), del “Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti umani”, di cui è stato direttore, della “Società di Storia Patria per la Puglia”, di cui è vicepresidente, della “Società Italiana di Pedagogia”. Ha curato la pubblicazione delle “Opere complete” del filosofo Giovanni Gentile. Per la sua attività di studioso e per i suoi volumi ha ricevuto i seguenti premi: Stilo d’oro – X Premio Nazionale di Pedagogia (2000); XXXVIII Premio Lunigiana-Cinque Terre, sezione “saggistica” (2003); XXII “Premio Firenze” (2004); Premio “Capri-San Michele” (2007); XVIII Premio Internazionale di Pedagogia (2007), “Premio Internazionale Salvatore Valitutti” (2007). Presidente del Comitato scientifico del “Centro per la filosofia italiana”, è direttore di varie collane editoriali e componente di diversi comitati scientifici di riviste italiane e internazionali. È al momento autore di 83 volumi (33 monografie - tra le più recenti Storia delle dottrine e delle istituzioni educative, 2017, Il progetto di un mondo migliore. Il contributo degli illuministi salentini, 2023, Essere e tempo in Ugo Spirito, 2025 - 35 edizioni critiche; 15 curatele) e di centinaia di scritti scientifici apparsi su riviste italiane e internazionali.Il fatto che fu ucciso nel momento della disfatta del fascismo, mentre molti altri si erano già convertiti all’antifascismo, dimostra la sua coerenza e la forza della sua visione ideale dell’interesse nazionale.