Paolo Barbieri Gentile legge Leopardi
Il divino poeta
Nel video Paolo Barbieri, giornalista e scrittore, intervistato il 18 ottobre 2025 a Frascati, nella sede dell’Accademia Vivarium novum, in occasione del Convegno internazionale Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita, espone i punti principali del suo intervento dal titolo Gentile legge Leopardi.
Uomo triste angosciato pessimista, è questa l’immagine che da sempre viene data del poeta Giacomo Leopardi, che già in vita fu vittima di un ostracismo da parte di molti intellettuali, come Niccolò Tommaseo, Gioberti, Manzoni. Agli inizi del XX secolo Benedetto Croce non solo negò che Leopardi fosse anche un filosofo ma arrivò a definire la sua poesia un "ingorgo sentimentale".
Anche secondo Giovanni Gentile nell’opera di Leopardi non c’è un’autentica filosofia perché, la grande mole di pensieri non era stata da lui sistematizzata, ma, a differenza di Croce, riconosce che Leopardi fu un “divino poeta”.
In un brano dello Zibaldone, Leopardi parla di ultrafilosofia, sostenendo che la sua poesia sia un insieme poesia e di pensiero filosofico e, parafrasando il generale prussiano von Clausewitz, che diceva che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, sostiene che l’ultrafilosofia è la prosecuzione della poesia con altri mezzi, che diventa poi filosofia.
Paolo Barbieri, giornalista professionista, ha fondato la rivista «Qui Libri» e, insieme ad altri, l’Associazione Emanuele Severino. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo Intelligenza artificiale e ingegno (BookTime, 2023).
Uomo triste angosciato pessimista, è questa l’immagine che da sempre viene data del poeta Giacomo Leopardi, che già in vita fu vittima di un ostracismo da parte di molti intellettuali, come Niccolò Tommaseo, Gioberti, Manzoni. Agli inizi del XX secolo Benedetto Croce non solo negò che Leopardi fosse anche un filosofo ma arrivò a definire la sua poesia un "ingorgo sentimentale".
Anche secondo Giovanni Gentile nell’opera di Leopardi non c’è un’autentica filosofia perché, la grande mole di pensieri non era stata da lui sistematizzata, ma, a differenza di Croce, riconosce che Leopardi fu un “divino poeta”.
In un brano dello Zibaldone, Leopardi parla di ultrafilosofia, sostenendo che la sua poesia sia un insieme poesia e di pensiero filosofico e, parafrasando il generale prussiano von Clausewitz, che diceva che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, sostiene che l’ultrafilosofia è la prosecuzione della poesia con altri mezzi, che diventa poi filosofia.
Gentile paragona Leopardi a Spinoza, per qualche somiglianza nelle loro vite, eppure la filosofia di Spinoza non presenta nessuna traccia di sentimenti personali, ma è veramente una visione del mondo sub specie aeternitatis, in cui la personalità del filosofo scompare.
La filosofia dei poeti scompare nell’animo dei poeti stessi, l’animo dei filosofi, invece, scompare nella loro filosofia.
Paolo Barbieri, giornalista professionista, ha fondato la rivista «Qui Libri» e, insieme ad altri, l’Associazione Emanuele Severino. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo Intelligenza artificiale e ingegno (BookTime, 2023).