Heidegger nel pensiero di Severino.
Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica
13 Giu 2019 > 15 Giu 2019
Il 13 giugno a Brescia presso il Salone San Barnaba si aprirà il congresso internazionale organizzato dall’ “Associazione di Studi Emanuele Severino” (Ases*):
“Heidegger nel pensiero di Severino. Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica” che proseguirà anche nei giorni 14 e 15 giugno.
L’apertura è di particolare rilevanza in quanto oltre al Professor Emanuele Severino interverranno Friedrich Wilhelm von Herrmann, ultimo assistente di Martin Heidegger, Francesco Alfieri, studioso del filosofo tedesco e co-autore con von Herrmann del libro “La verità sui Quaderni neri” edito da Morcelliana e Ilario Bertoletti, direttore della Morcelliana.
Nel corso dell’incontro verranno illustrate le testimonianze del grande interesse che Martin Heidegger ebbe per il pensiero di Emanuele Severino. Interesse che risale addirittura alla tesi di laurea del giovane filosofo bresciano, “Heidegger e la metafisica”, discussa nel 1950 all’età di 21 anni. Quella tesi, pubblicata con l’introduzione di Gustavo Bontadini dalla casa editrice bresciana Vannini, è stata ripubblicata da Adelphi. Nei Taccuini di Heidegger, il professor Francesco Alfieri ha trovato un appunto del 1958 proprio sulla tesi di Severino: «Oltrepassamento, il nulla inaugura la domanda metafisica. Severino sulla metafisica (1958)». Altri due appunti che verranno rivelati nel corso dell’incontro d’apertura del congresso riguardano il famoso saggio “Ritornare a Parmenide”.
A testimonianza dell’interesse di Heidegger per il pensiero di Severino anche due lettere inviate al filosofo da F. W. Von Herrmann e dal nipote di Martin Heidegger, Heinrich Heidegger.
“Heidegger nel pensiero di Severino. Metafisica, Religione, Politica, Economia, Arte, Tecnica” che proseguirà anche nei giorni 14 e 15 giugno.
L’apertura è di particolare rilevanza in quanto oltre al Professor Emanuele Severino interverranno Friedrich Wilhelm von Herrmann, ultimo assistente di Martin Heidegger, Francesco Alfieri, studioso del filosofo tedesco e co-autore con von Herrmann del libro “La verità sui Quaderni neri” edito da Morcelliana e Ilario Bertoletti, direttore della Morcelliana.
Nel corso dell’incontro verranno illustrate le testimonianze del grande interesse che Martin Heidegger ebbe per il pensiero di Emanuele Severino. Interesse che risale addirittura alla tesi di laurea del giovane filosofo bresciano, “Heidegger e la metafisica”, discussa nel 1950 all’età di 21 anni. Quella tesi, pubblicata con l’introduzione di Gustavo Bontadini dalla casa editrice bresciana Vannini, è stata ripubblicata da Adelphi. Nei Taccuini di Heidegger, il professor Francesco Alfieri ha trovato un appunto del 1958 proprio sulla tesi di Severino: «Oltrepassamento, il nulla inaugura la domanda metafisica. Severino sulla metafisica (1958)». Altri due appunti che verranno rivelati nel corso dell’incontro d’apertura del congresso riguardano il famoso saggio “Ritornare a Parmenide”.
A testimonianza dell’interesse di Heidegger per il pensiero di Severino anche due lettere inviate al filosofo da F. W. Von Herrmann e dal nipote di Martin Heidegger, Heinrich Heidegger.