Alessandro Baricco: perché si scrive?
Un monologo sulla scrittura
Perché si scrive? Alessandro Baricco propone al pubblico televisivo della trasmissione "Che tempo che fa" un monologo sulla scrittura e sulle motivazioni che muovono chi si dedica a questa arte. Il punto di partenza è la scoperta di un libro sul tiro sull'arco.
Scrivere libri è scegliere tra quanto di più raro c'è nell'universo e di più caro c'è nel nostro animo.
Alessandro Baricco nasce a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (1988). Castelli di rabbia (1991), suo primo romanzo, ottiene il consenso della critica e del pubblico. Seguono Oceano Mare (1993); il monologo teatrale Novecento (1994) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull'oceano; Seta (1996), portato sullo schermo da François Girard, City (1999) e Senza sangue (2002). Tra i saggi: L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (1993); Barnum. Cronache del Grande Show (1995). Compare in televisione nelle trasmissioni culturali ‟L'amore è un dardo”, sull'opera lirica, e ‟Pickwick”, dedicata ai libri. Del 2005 è il romanzo Questa storia (2005) cui segue, l'anno dopo, I Barbari. Saggio sulla mutazione (2006), precedentemente pubblicato a puntate su ‟la Repubblica”. Nel 2007 propone all'Auditorium Parco della Musica di Roma una lettura interpretata (e ridotta) di Moby Dick, poi confluita in Herman Melville. Tre scene da Moby Dick (2017). Tra le sue opere più recenti: Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011), Tre volte all’alba (2012), Una certa idea di mondo (2012), The Game (2018). Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside.