Anton Cechov

Le origini del teatro russo

Il video analizza le origini letterarie del teatro russo nell'Ottocento soffermandosi in particolare sull'opera di Anton Cechov

Perché dobbiamo portare ad ogni costo sulla scena uomini stupidi o uomini che fanno gli intelligenti, perché dobbiamo ad ogni costo dare dei quadri che suscitano riso o pianto, perché non portare sulla scena degli uomini semplicemente intelligenti che non suscitino né riso né lacrime, ma semplicemente facciano pensare, spingano ad un'  analisi dei fenomeni della vita - Anton Cechov


Anton Pavlovič Čechov (1860 – 1904), è stato uno dei drammaturghi più importanti della storia del teatro russo e internazionale. Nonostante le umili origini della famiglia, riuscì ad avere un’istruzione, di cui fece tesoro: riesce infatti a laurearsi in medicina e a intraprendere la professione di medico. Durante l’università comincia a scrivere racconti che pubblica su riviste satiriche, e dopo aver ottenuto una serie di apprezzamenti da scrittori dell’epoca nonché la collaborazione con diversi giornali decide di dedicarsi completamente alla scrittura. Durante la sua carriera scriverà più di seicento racconti, sempre con un registro descrittivo estremamente acuto spesso sardonico, e un’attenzione particolare alle esistenze più modeste e talvolta tragiche. Ma sono le commedie a rappresentare il talento principale di Checov e a lasciare un segno indelebile nel teatro non solo russo. Tra sue le opere più celebri e rappresentate in tutto il mondo ricordiamo: Il gabbiano”(1896), Zio Vanja (1899), Tre sorelle (1901) e ll giardino dei ciliegi (1904).