Ritratto di Bertolt Brecht

Vita, opera e parabola politica

La vita, l'opera e la parabola politica di Bertolt Brecht (nato il 10 febbraio 1898 ad Augusta, morto a Berlino nel 1956): dall'esordio come autore teatrale, all'adesione al marxismo negli anni della crisi economica, dall'esilio dalla Germania nazista, al soggiorno a Hollywood fino al definitivo ritorno nella DDR, dove fonda il Berliner Ensemble.

Segavano i rami sui quali erano seduti e si scambiavano a gran voce la loro esperienza di come segare più in fretta, e precipitarono con uno schianto, e quelli che li videro scossero la testa segando e continuarono a segare.


È in esilio che Brecht mette a punto la sua pragmatica visione politica e, insieme, l'idea che il teatro possa essere uno strumento di trasformazione della società. Brecht considera Stalin un "animale utile". Quando muore gli rende omaggio. Negli Stati Uniti riesce a sottrarsi con furbizia alla crociata anticomunista di McCarthy e, una volta rientrato nella DDR, cerca di destreggiarsi con la censura del regime comunista. Intanto la fama del suo teatro epico e degli allestimenti del Berliner cresce "in modo prodigioso" e - come illustra questo video - influenza la drammaturgia internazionale del secondo dopoguerra.