Carlo Vecce: i libri di Leonardo da Vinci

Da Vinci lettore e scrittore

Per molto tempo si è pensato a Leonardo da Vinci come a un genio solitario. Lo studio delle sue carte, dove annotava in lunghi elenchi tutte le sue attività, dimostra la sua consuetudine con i libri e con la letteratura. Pur autodidatta, Leonardo non smise mai di studiare (a quarant’anni si applicò al latino, che gli era indispensabile per accedere a moltissimi testi). La sua biblioteca, che aveva lasciato all’allievo Melzi, per la disattenzione degli eredi non si è conservata, ma Carlo Vecce nel saggio La biblioteca perduta, I libri di Leonardo, pubblicato da Salerno, ricostruisce punto per punto i libri su cui Leonardo si è formato e quelli che ha amato (tra cui molti testi letterari e poetici).

La scoperta di lettore è molto recente e parte dai suoi manoscritti. Tutti conoscono i "codici" di Leonardo ma nessuno sa cosa ci sia scritto veramente. Leonardo no è un genio solitario, ma è molto vicino agli intellettuali del suo tempo, condivide con loro le stesse conoscenze e ambizioni.

 

 

 

Carlo Vecce è nato nel 1959. Filologo e studioso del Rinascimento, insegna presso l’Università di Napoli L’Orientale. Tra le sue ultime pubblicazioni, Piccola storia della letteratura italiana (Napoli 2009), Le battaglie di Leonardo (Firenze 2012), Leonardo: favole e facezie (Novara 2013), e l’edizione dell’Arcadia di Iacopo Sannazaro (Roma 2013); per la Salerno Editrice ha pubblicato Leonardo (seconda ed. rivista e aggiornata 2006).