Clara Sereni: per scrivere ho bisogno di clausura
Clara Sereni si sofferma sulle sue abitudini di scrittura. Racconta di aver bisogno di tanto spazio intorno e di silenzio. Ha sempre sentito l'alternativa tra vivere e scrivere, ritiene di non poter fare entrambe le cose insieme. Per scrivere le servono solitudine e musica classica strumentale.
È raro che abbia l’incubo del foglio bianco, perché in realtà quando mi siedo in genere so già cosa scriverò.
Clara Sereni nasce a Roma il 28 agosto 1946 e dal 1991 si trasferisce a Perugia. Impegnata nel mondo del volontariato, è stata per oltre un decennio presidente della Fondazione "La Città del Sole" – Onlus, che costruisce progetti di vita per persone con disabilità psichica e mentale. Ha pubblicato: Sigma Epsilon (1974), Casalinghitudine (1987), Manicomio primavera (1989), Il gioco dei regni (1993), Eppure (1995), Taccuino di un'ultimista (1998), Passami il sale (2002), Le Merendanze (2004), Il lupo mercante (2007) e Una storia chiusa (2012). Ha curato anche le raccolte di testimonianze intorno al tema della disabilità e della diversità: Mi riguarda (1994), Si può! (1996) e Amore caro (2009). Ha diretto per l'editore Ali&no la collana "le farfalle". È morta in Svizzera il 25 luglio 2018.