Joseph Conrad: visioni d'Oriente

Istinti e visioni interiori

Joseph Conrad, romanziere d’avventura, dopo aver servito venti anni in Marina, cominciò la carriera di scrittore solo all'età di 36 anni. In realtà a interessare Conrad, polacco naturalizzato inglese, sono i casi di coscienza. Il romanzo è storia, storia interiore o non è niente. È fortissima in Conrad la facoltà di cogliere gli istinti e le germinazioni del male. Il suo ardore di verità morale richiama Dostoevskij.

Il Nellie, piccolo yacht da crociera, girò sull'ancora senza un fluttuar delle vele, e s'arrestò. La marea era alta, quasi del tutto cessato il vento, e poiché si scendeva, in favor di corrente, verso la foce, altro non rimaneva che fermarci e attendere il riflusso. L'ultimo tratto del Tamigi che conduce al mare si stendeva innanzi a noi, come il principio di una sterminata via acquea. Laggiù al largo il mare e il cielo si saldavano insieme senza giuntura, e nello spazio luminoso le vele color di ruggine delle barche che salivano alla deriva portate dal flusso parevan ferme in rossi grappoli di tela foggiata a punte aguzze, tra un balenio di aste verniciate.

Joseph Conrad, Cuore di tenebra (incipit, traduzione di Alberto Rossi)

Joseph Conrad, pseudonimo di Teodor Józef Konrad Korzeniowski, nasce a Berdyčiv il 3 dicembre 1857. La sua famiglia appartiene alla nobiltà terriera della Polonia, a quel tempo sotto il dominio russo. Il padre di Conrad, patriota e uomo di lettere, muore nel 1867, dopo molti anni di esilio politico (la madre era morta nel 1865). Affidato alla tutela di uno zio, Conrad compie gli studi secondari a Cracovia. A diciassette anni parte per Marsiglia, dove s’imbarca come marinaio. Serve nella marina mercantile francese e, dal 1878, in quella britannica, dove raggiunge il grado di capitano di lungo corso. Nel 1886 diventa cittadino inglese. L’attenzione ottenuta dal suo primo romanzo lo induce, lasciata la marina e stabilitosi in Inghilterra, a dedicarsi interamente all’attività letteraria. Il primo romanzo, La follia di Almayer esce nel 1895. Seguono Un reietto delle isole (1896) e Il negro del Narciso (1898). In Lord Jim (1900), uno dei suoi capolavori, Conrad adotta per la prima volta la tecnica del racconto nel racconto. Le raccolte di novelle e i romanzi brevi, Gioventù (1902), Cuore di tenebra (1902), Tifone (1903), e il romanzo Nostromo (1904) concludono la prima fase della sua produzione. I romanzi politici L’agente segreto (1907) e Con gli occhi dell’Occidente (1911) contengono una violenta denuncia del dispotismo zarista, ma rivelano anche l’avversione di Conrad per le idee rivoluzionarie. I luoghi esotici e il mare ritornano nei libri successivi. Ricordiamo: Racconti di mare e di costa (1912), Caso (1914), Vittoria (1915), La linea d’ombra (1917), La liberazione (1920). Muore a Bishopsbourne il 3 agosto 1924.