Dacia Maraini, viaggiare non da turista

Una scrittrice e il suo amore per la scoperta

Dacia Maraini spiega qual è la sua dimensione ideale di viaggio e racconta in particolare il suo rapporto con l’Africa e la fascinazione per la cultura africana.

Mi preparo leggendo i romanzi del luogo dove sto andando. Non tanto le guide, ma i romanzi che secondo me sono più illuminanti di qualunque guida

Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre 1936. È scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice. Negli anni Settanta è tra le fondatrici del teatro della Maddalena, gestito da sole donne; qui, cinque anni più tardi, verrà rappresentato Dialogo di una prostituta con un suo cliente, tradotto in inglese e francese e rappresentato in dodici paesi. Maraini ha fatto parte della cosiddetta generazione degli anni Trenta, insieme a Umberto Eco, Gesualdo Bufalino e Ferdinando Camon. Della sua vastissima produzione letteraria ricordiamo il romanzo La lunga vita di Marianna Ucrià (1990), vincitore del premio Campiello e da cui è stato tratto l’omonimo film di Roberto Faenza, la raccolta Buio, che vince il Premio Strega nel 1999 e Se un personaggio bussa alla mia porta del 2016, pubblicato da Rai Eri. Poi Tre donne (2017), Corpo felice (2018) e Trio (2020), tutti pubblicati da Rizzoli.