Erri De Luca: Il libro deve essere vento

Da Letterature a Massenzio

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        Il libro deve essere vento, di Erri De Luca, è una lettera a un giovane che voglia intraprendere la via della scrittura. Una riflessione seria, e al tempo stesso ironica, sui valori della letteratura. In questo filmato lo scrittore legge un brano durante il Festival Letterature di Massenzio a Roma.

        La scrittura letteraria non è un lavoro. Quello è stato fatto dal corpo. Non le ho lasciate in pace le mie mani. Per me scrivere è tempo festivo, opposto a quello di lavorare.

        Erri De Luca nasce a Napoli nel 1950. Pubblica il suo primo libro Non ora, non qui, nel 1989, dopo aver viaggiato molto e praticato diversi mestieri. Del 1991 è Una nuvola come tappeto, a cui fa seguito Aceto, arcobaleno (1992) che gli vale il premio France Culture nel 1994. Altri riconoscimenti d’oltralpe arrivano nel 2002 sia per Tre Cavalli (Premio Laure Bataillon) che per Montedidio (Femina Etranger). Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l'ebraico antico, dal quale traduce alcuni testi della Bibbia. Lo scopo di queste traduzioni, che lui stesso definisce “traduzioni di servizio", è quello di fornire un’interpretazione quanto più simile ed obbediente all’originale ebraico. Erri De Luca è anche collaboratore giornalista di diverse importanti testate, tra cui “La Repubblica”, “Il Corriere della sera”, “Il Manifesto” e “L’Avvenire”. Il suo ultimo libro Il torto del soldato è stato pubblicato ad aprile del 2012.

         

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