Fabio Genovesi, Il mare dove non si tocca
Una formazione all'insegna dell'ingenuità
In Il mare dove non si tocca incontriamo il protagonista, Fabio, a sei anni, nel momento in cui si appresta con timore a entrare a scuola (circondato com’è sempre stato da una miriade di parenti strambi, non sa come comportarsi con i coetanei), e lo lasciamo a tredici anni (ancora molto strano, ma trionfante per il mezzo bacio ricevuto da una ragazza carina). Il mare dove non si tocca presenta un accidentato percorso di formazione all’insegna dell’ingenuità. L’alter ego dell’autore viene costantemente messo in imbarazzo dai suoi numerosi nonni scapoli (in realtà sono i fratelli del nonno, ma ci tengono a usurparne la qualifica) che lo inseguono fin dentro la classe e s’immischiano di tutte le sue faccende. Al centro del libro c’è un evento traumatico a cui Fabio reagisce come può: senza perdere la speranza e aggrappandosi ai libri. Comico e tragico si fondono nella storia di un ragazzo di provincia impegnato nella ricerca di sé.
Le storie vengono da lontano, ma respirano sott'acqua e hanno ali giganti per raggiungerti ovunque
Fabio Genovesi è nato a Forte dei Marmi nel 1974. Ha scritto Versilia Rock City, Morte dei Marmi, Esche vive, Tutti primi sul traguardo del mio cuore e nel 2015 Chi manda le onde, che vince il Premio Strega Giovani. Collabora con il «Corriere della Sera», «Vanity Fair» e «Il Tirreno».