Fernanda Pivano intervista Jack Kerouac

Un prezioso filmato del 1966

Nel 1966 Fernanda Pivano realizza una storica intervista a Jack Kerouac durante il soggiorno di questo in Italia. Con l'autore di On the road la Pivano instaura una salda amicizia, basata su affinità artistiche ed elettive. L'allora giovanissima critica letteraria ha un ruolo determinante nella scoperta e nella pubblicazione dell'opera di Kerouac nel nostro paese. Kerouac scompare prematuramente nel 1969, appena dieci anni dopo la pubblicazione del suo libro più famoso  in Italia.

Ce l'hanno tutti con te perché sei una bella ragazza - Jack Kerouac

Jack Kerouac (Lowell, 12 marzo 1922 – St. Petersburg, 21 ottobre 1969). Considerato uno dei maggiori esponenti della narrativa americana contemporanea, e in particolare della cosiddetta beat generation - insieme ad autori come Burroughs, Ginzberg, Ferlinghetti - è stato scrittore e poeta e la sua opera più famosa, il celeberrimo On the road, è tuttora ritenuto il manifesto di un intero movimento letterario, sociale, musicale e culturale. Autodefinitosi poeta jazz, Jack Kerouac incarna in prima persona i principi e i valori del rifiuto dalle convenzioni dell'epoca, la ricerca della libertà materiale e spirituale, il pacifismo e la ribellione (espressa soprattutto attraverso l'arte) alle censure e  alla morale americana da cui si sentiva costretto, come molti giovani della sua generazione, in maniera insopportabile. Oltre ad esprimere la sua libertà anche sul piano dei costumi personali e sessuali, non trascura esperienze estreme, come quelle con le droghe e con l'alcool: quest'ultimo, in particolare, ne mina gravemente la salute.

Fernanda Pivano nasce a Genova nel 1917 e inizia fin da ragazza a interessarsi di letteratura americana, grazie alle prime segnalazioni ricevute da Cesare Pavese, suo supplente di italiano negli anni del liceo. L'inizio della sua carriera coincide con la pubblicazione per Einaudi, nel 1943, della prima traduzione in lingua italiana della Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, che porta la sua firma. Nello stesso anno traduce Addio alle armi di Ernest Hemingway, per il quale sarà arrestata con l'accusa di vilipendio alle Forze armate. Nel corso degli anni un'intensa attività come traduttrice la porterà a scoprire e a valorizzare una lunga serie di testi e di autori fino ad allora sconosciuti in Italia, con particolare attenzione agli esponenti della cosiddetta Beat Generation. Fra questi spiccano Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso e lo stesso Jack Kerouac. Muore a Milano il 18 agosto 2009 all'età di novantadue anni.