Filippo La Porta, Il bene e gli altri

Dante e un'etica per il nuovo millennio

Il bene e gli altri. Dante e un'etica per il nuovo millennio, è un saggio del critico letterario e saggista Filippo La Porta edito da Bompiani: “È bene ciò che dà maggiore realtà agli esseri e alle cose, male ciò che gliela toglie”, è a partire da questa frase della filosofa francese Simone Weil che La Porta sviluppa la sua analisi della Commedia dantesca, illustrando al lettore tutti i passaggi in cui emerge l’idea morale di Dante secondo la quale quanto più ci allontaniamo dall’ascolto e dall’attenzione agli altri, tanto più ci allontaniamo dal bene, anche il nostro. In questo modo, secondo La Porta, anche Dante può aiutarci a ridefinire un’etica ancora profondamente attuale, che “non consiste in imperativi categorici ma che ci permette di far esistere il mondo nella sua inviolabile, corposa, mutevole alterità”. Abbiamo incontrato Filippo La Porta a Roma durante il festival Libri Come, e con lui abbiamo parlato del confronto tra Dante e Simone Weil alla base del saggio e di come questo illuminante parallelismo emerge per esempio attraverso la raffigurazione di Dante dei sette vizi capitali, perfetto termometro della distanza dalla realtà; La Porta ci ha inoltre spiegato la sostanziale differenza tra i due tipi di immaginazione individuati nel libro, quella negativa, falsa che comporta il distacco dalla realtà, e quella invece positiva, reale e illuminante per quanto trasfigurata, come quella dantesca, scrive infatti La Porta nel libro che:

L’aldilà di Dante è un mondo più vero, più reale del mondo reale.

Filippo La Porta, critico letterario e saggista, collabora a quotidiani e riviste tra cui il Domenicale del Sole 24 Ore e Il Messaggero. Tra i suoi libri ricordiamo La nuova narrativa italiana (1995), Non c’è problema. Divagazioni morali su modi di dire e frasi fatte (1997), Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente (2007), Dizionario per una critica militante (con Giuseppe Leonelli, 2007), Meno letteratura, per favore (2010), Pasolini (2012), Poesia come esperienza. Una formazione nei versi (2013), Roma è una bugia (2014) e Indaffarati (2016).