Flavio Soriga intervista Stefano Benni

Riflessioni del grande scrittore bolognese sul mondo della scrittura

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        Durante la IX edizione del Festival letterario SULLA TERRA LEGGERI, il grande scrittore Stefano Benni, uno degli autori italiani più letti e amati, racconta a Flavio Soriga il suo rapporto con la Sardegna e con il dialetto sardo, di come un libro troppo fortunato possa - ingiustamente - farne dimenticare altri ventiquattro, e della necessità della scrittura.

        Io più invecchio e più penso che ho vissuto un grande privilegio: quello di poter fare un lavoro che non è mai stato separato dalla mia vita.


        Stefano Benni (Bologna, 1947) , scrittore, poeta, umorista, sceneggiatore, autore televisivo e drammaturgo, ha scritto 15 romanzi, 16 raccolte di racconti e moltissimi altri libri tra raccolte di poesie, di articoli e fumetti, è stato tradotto nel mondo in oltre 30 lingue. Esordisce sul mensile satirico Il mago, sul quale comincia a pubblicare a puntate quello che sarà il suo libro più celebre in assoluto: Bar sport, ma collabora anche con altre riviste come Cuore, Tango e Linus e collabora come autore teatrale con Dario Fo e Paolo Rossi. Tra i suoi libri più celebri ricordiamo: Bar Sport (1976), Comici spaventati guerrieri (1986), Il bar sotto il mare (1987) e La Compagnia dei Celestini (1992).

        Sulla terra leggeri è organizzato dall’associazione culturale Camera a Sud e dalla cooperativa Le Ragazze Terribili. La direzione artistica del festival è di Flavio e Paola Soriga, con l’autrice e conduttrice Geppi Cucciari.

         

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