Gabriel García Márquez secondo Alessandro Baricco
L'amore ai tempi del colera
Nel filmato tratto da Pickwick, il programma televisivo di Alessandro Baricco del 1994, viene presentato il romanzo, L`amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez: una straordinaria storia d’amore, in cui un uomo aspetta tenacemente, per oltre cinquant’anni, una donna, fino a realizzare il suo sogno. L'incipit nella traduzione di Angelo Morino:
Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì non appena entrato nella casa ancora in penombra, dove si era recato d'urgenza a occuparsi di un caso che per lui aveva smesso di essere urgente già da molti anni. Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e suo avversario di scacchi più compassionevole, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro d'oro.
Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.
Ma era lì. Voleva trovare la verità, e la cercava con un'ansia appena paragonabile al terribile timore di trovarla, sospinta da un vento incontrollabile più imperioso della sua alterigia congenita, più imperioso persino della sua dignità: un supplizio affascinante.
Gabriel García Márquez è uno dei massimi esponenti della corrente del realismo magico. Nel 1967 pubblica una delle sue opere più famose, Cent’anni di solitudine, che racconta le vicende della famiglia Buendia nell’immaginario villaggio di Macondo. Primogenito di undici figli, comincia la sua carriera come giornalista. E’ redattore e reporter de “El Universal”, poi dal 1949 del quotidiano “El Heraldo” e infine nel 1954 si trasferisce a Bogotà per lavorare a “El Espectador”. L’esordio letterario è nel 1955. Per due anni, dal 1973 al 1975, abbandona però la letteratura in segno di protesta per la dittatura di Pinochet e si dedica al giornalismo. I suoi articoli sono raccolti in numerose antologie, da “Scritti costieri” a “Taccuino di cinque anni”. Tra i suoi romanzi più famosi: Cronaca di una morte annunciata, L'amore ai tempi del colera, Il generale nel suo labirinto, e L'autunno del patriarca.
Alessandro Baricco nasce a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (1988). Castelli di rabbia (1991), suo primo romanzo, ottiene il consenso della critica e del pubblico. Seguono Oceano Mare (1993); il monologo teatrale Novecento (1994) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull'oceano; Seta (1996), portato sullo schermo da François Girard, City (1999) e Senza sangue (2002). Tra i saggi: L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (1993); Barnum. Cronache del Grande Show (1995). Compare in televisione nelle trasmissioni culturali ‟L'amore è un dardo”, sull'opera lirica, e ‟Pickwick”, dedicata ai libri. Del 2005 è il romanzo Questa storia (2005) cui segue, l'anno dopo, I Barbari. Saggio sulla mutazione (2006), precedentemente pubblicato a puntate su ‟la Repubblica”. Nel 2007 propone all'Auditorium Parco della Musica di Roma una lettura interpretata (e ridotta) di Moby Dick, poi confluita in Herman Melville. Tre scene da Moby Dick (2017). Tra le sue opere più recenti: Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011), Tre volte all’alba (2012), Una certa idea di mondo (2012), The Game (2018). Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside.