Georges Simenon: non solo Maigret
Cenni sul grande scrittore belga
Georges Simenon, nato a Liegi il 13 febbraio 1903 e scomparso a Losanna il 4 settembre 1989, apprezzato a livello mondiale dal pubblico e dalla critica, è noto soprattutto per il personaggio letterario del commissario di polizia francese Jules Maigret. Autore di quelli che lui stesso definiva “les romans-durs”, Simenon pubblica nel 1932 uno dei suoi più noti racconti, L’affaire Saint-Fiacre. Di lui si dice che riuscisse a scrivere più di ottanta pagine al giorno. A proposito, invece, di “Simenon-uomo”, e non scrittore, così il grande romanziere scrisse in una lettera che ricorda gli ultimi giorni della madre novantenne: “Cara mamma, tre anni e mezzo sono passati da quando, a 91 anni, sei morta, e ora soltanto, forse, comincio a capirti”.
Il 36 Quai des Orfèvres - sede storica della polizia giudiziaria parigina, affacciata sulla Senna - è stata un’interessante e viva fonte di ispirazione per registi e scrittori, proprio come è accaduto a lui, che qui ha ambientato le avventure del suo Maigret. La torre, il vecchio cortile, lo scalone e gli interrogatori scanditi dal passaggio dei bateaux-mouches sono i tratti distintivi di questo leggendario luogo della mitologia parigina, da molti cittadini ribattezzato semplicemente “Il 36”. Per i poliziotti è una “casa”, per gli sceneggiatori è una “miniera d'oro”, e anche i peggiori criminali provano nei suoi riguardi un “certo rispetto”. Ci hanno “sfilato” i piu' noti malfattori di Francia, salendo i suoi scalini: i suoi storici 148 scalini.
Il 36 Quai des Orfèvres - sede storica della polizia giudiziaria parigina, affacciata sulla Senna - è stata un’interessante e viva fonte di ispirazione per registi e scrittori, proprio come è accaduto a lui, che qui ha ambientato le avventure del suo Maigret. La torre, il vecchio cortile, lo scalone e gli interrogatori scanditi dal passaggio dei bateaux-mouches sono i tratti distintivi di questo leggendario luogo della mitologia parigina, da molti cittadini ribattezzato semplicemente “Il 36”. Per i poliziotti è una “casa”, per gli sceneggiatori è una “miniera d'oro”, e anche i peggiori criminali provano nei suoi riguardi un “certo rispetto”. Ci hanno “sfilato” i piu' noti malfattori di Francia, salendo i suoi scalini: i suoi storici 148 scalini.
Solo a giochi fatti, è ovvio, le ore assumono tutta la loro importanza