Giorgio Bassani: il giardino di Micol

Bassani e Garboli all'Orto Botanico di Roma

All’Orto Botanico di Roma Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) parla con Cesare Garboli: in questo luogo lo scrittore ha trovato ispirazione e acquisito conoscenze botaniche per inventare il celebre "giardino"; in cui ha ambientato la storia della famiglia Finzi-Contini. Rivela Bassani:

Quando ho cominciato a scrivere questo libro non sapevo niente di piante, non mi ero mai interessato di botanica. Siccome il giardino dei Finzi Contini non è mai esistito a Ferrara nella sua realtà storica, venivo qui all’Orto Botanico di Roma a imparare le piante, a studiarle.  L’idea delle palme del deserto di cui parla Micol mi è venuta vedendo le palme del deserto che sono qui dietro.

Dietro la vitale e contraddittoria figura di Micol, osserva Garboli, si nasconde un Bassani non ovvio, un Bassani "solare".

Cesare Garboli è nato a Viareggio il 17 dicembre 1928 ed è morto a Roma l’11 aprile 2004. È stato scrittore, traduttore, saggista,  critico letterario. Raccolte parziali dei suoi articoli sono apparse nei volumi La stanza separata (1969); Penna papers (1984); Scritti servili (1989); e Falbalas. Immagini del Novecento (1990). Ha curato, tra l'altro, l'edizione postuma del Journal di Matilde Manzoni, noto solo parzialmente (1992). Ha pubblicato ancora: Il gioco segreto (1995), dedicato a Elsa Morante; Un po' prima del piombo (1998), raccolta delle sue recensioni teatrali, curata da F. Taviani; Ricordi tristi e civili (2001), corpus di articoli e recensioni degli ultimi venti anni del Novecento; il volume di saggi Pianura proibita (2002); postumi, nel 2005, sono usciti i volumi Storie di seduzione (2005) e Il Don Juan di Molière, mentre è del 2016 la raccolta di prose sparse La gioia della partenza.
 

Giorgio Bassani nasce a Bologna il 4 marzo 1916, trascorre la giovinezza a Ferrara e si trasferisce poi a Roma. Nel 1940 pubblica il volume di racconti Una città di pianura, nel 1953 La passeggiata prima di cena e nel 1955 Gli ultimi anni di Clelia Trotti, poi confluiti in Cinque storie ferraresi (1956) con cui vince il Premio Strega. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Gli occhiali d’oro (1958), Il giardino dei Finzi Contini (1962), che ha ispirato l’omonimo film di Vittoria De Sica; Dietro la porta (1964); L’airone (1968); L’odore del fieno (1972). Ha pubblicato raccolte poetiche di ispirazione ermetica e crepuscolare: Storie di poveri amanti (1945), Te lucis ante (1947) e Un’altra libertà (1951), poi riunite nel volume L’alba ai vetri (1963); Epitaffio (1974), In gran segreto (1978), In rima e senza (1982). Ha scritto inoltre i volumi di saggi Le parole preparate (1966) e Di là dal cuore (1984). Muore a Roma il 13 aprile 2000.