Giorgio Manacorda, Pasolini a Villa Ada

Il ricordo di un'amicizia

In Pasolini a Villa Ada (Voland), Giorgio Manacorda dedica un tributo alla sua amicizia con Pier Paolo Pasolini. Manacorda racconta di aver conosciuto intorno a vent’anni Pasolini, in occasione di un incontro all’Associazione politica Nuova Resistenza, e di avergli chiesto, molto timidamente, se poteva fargli leggere le sue poesie. Da quel momento, tra il giovane scrittore romano e l’artista friulano nasce un legame, spezzato solo dalla morte violenta del secondo. Nell’intervista che ci ha rilasciato, Manacorda racconta questo incontro rivelatosi per lui fondamentale, spiega perché finora non ne aveva scritto, e si sofferma sul pensiero poetico di Pier Paolo Pasolini.

Moravia l'ho visto poche volte, gli ho fatto anche un'intervista, e mi sono dimenticato di accendere il registratore, così me la sono mezza inventata, ma a lui è andata bene lo stesso, anzi, forse è venuta anche meglio. Pasolini invece l'ho conosciuto a una riunione di Nuova Resistenza, che Renzo con tutto il suo impegno politico non si ricorda cos'era, ma adesso a Villa Ada lui vuole solo sapere come ho incontrato Pasolini 

 

Giorgio Manacorda è nato a Roma nel 1941. Ha insegnato letteratura tedesca all’Università della Calabria e all’Università della Tuscia. Ha scritto vari saggi su autori di lingua tedesca (da Goethe a Heiner Müller passando per Hofmannsthal, Roth, Kafka, Bachmann e altri) e si è occupato di poesia italiana contemporanea. Tra i suoi libri: Scrivo per te, mia amata e altre poesie (1974-2007), Scheiwiller 2009; Il corridoio di legno, Voland 2012;  Delitto a villa Ada, Voland 2013; Pasolini a Villa Ada, Voland 2014, Il cargo giapponese, Voland 2014.