Giovanni Maria Flick, Elogio della Costituzione
La carta costituzionale spiegata ai ragazzi
“Testimonianza di gratitudine alla Costituzione”, il libro del presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, Elogio della Costituzione, edito dalle edizioni Paoline, è un’analisi, scritta in modo chiaro e accessibile, della Carta Costituzionale a settant’anni dalla sua promulgazione (avvenuta il 27 dicembre 1947). Flick ricorda che cos’è la Costituzione, quali sono stati i suoi principi ispiratori e le circostanze in cui è stata scritta. A suo parere è importante tener vive le radici della Costituzione e coniugare memoria e giustizia. Se la dignità della persona è il concetto guida, la solidarietà è uno dei doveri fondamentali sanciti dalla Costituzione. Abbiamo incontrato Giovanni Maria Flick a Roma e abbiamo parlato con lui di questo libro e di LaNostraCostituzione.it, sempre edito dalle Paoline, in cui gli stessi temi vengono affrontati nell’ottica di laboratori scolastici. Per gentile concessione delle edizioni Paoline Rai Letteratura presenta un estratto dall'Elogio della Costituzione di Giovanni Maria Flick dedicato al ruolo della Resistenza e della Liberazione nella nascita della Costituzione italiana.
Penso che sia molto giusto ciò che è scritto all'ingresso del campo di concentramento di Dachai: "Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo". Per questo dopo aver fatto l'elogio della dignità e l'elogio del patrimonio artistico, ambientale e storico mi è sembrato inevitabile arrivare al punto centrale: l'elogio di una Costituzione in cui il rapporto tra passato e futuro, e la costruzione dei rapporti sociali sulla dignità, sono l'emblema tipico - Giovanni Maria Flick
Giovanni Maria Flick nasce a Ciriè (Torino) nel 1940. Sposato, con tre figlie e sei nipoti, vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza a ventitré anni viene chiamato a dirigere la Città dei ragazzi di Roma. A ventiquattro anni vince il concorso in Magistratura e fino al 1975 è al Tribunale di Roma, sia come giudice sia come pubblico ministero. Nel 1976 lascia la magistratura per intraprendere la carriera di professore universitario e avvocato penalista, che interrompe nel 1996 con la nomina a ministro della Giustizia, del governo Prodi I. Nel febbraio del 2000 viene nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Cinque anni dopo assume la carica di vicepresidente e nel 2008 diventa presidente. Dopo aver insegnato Diritto penale all’università di Messina (1972-1975) e Istituzioni di diritto e Procedura penale all’università di Perugia (1975-1982), attualmente è professore emerito di Diritto penale all’università Luiss di Roma, dove ha insegnato fino alla nomina a giudice costituzionale. È stato inoltre presidente onorario della Fondazione Museo della Shoah di Roma; è membro della commissione di studio del C.N.R. per l’Etica della ricerca e la Bioetica. Tra i suoi libri: Diritto penale e credito. Problemi attuali e prospettive di soluzione: scritti 1980-1988 (1988); Lettera a un procuratore della Repubblica (1993); Oltre tangentopoli? (1995); Giustizia vera per un paese civile (1996); La globalizzazione dei diritti. Il contributo dell’Europa dal mercato ai valori (2004); Elogio della dignità (2015); Elogio del patrimonio (2016).