Federico Garcia Lorca, E poi libri, e ancora libri

Il discorso del poeta all'apertura di una biblioteca nel 1931

Durante il Salone del Libro di Torino 2017, abbiamo incontrato Lucilio Santoni, curatore del libro E poi libri, e ancora libri (Lindau), che riporta il discorso che il grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca tenne nel 1931 in occasione dell'inaugurazione della prima biblioteca del suo paese natale Fuente Vaqueros. Segue un commento dell'attore Giorgio Colangeli che ha letto e interpretato il discorso di Lorca durante il Salone del Libro.

Nel settembre del 1931, quando Lorca tenne questo famoso discorso in cui celebra l'importanza delle biblioteche, dei libri e della cultura nella formazione del senso critico e della solidarietà dei popoli, in Spagna la fine della dittatura e la rinascita della repubblica erano state celebrate da pochi mesi, e nessuno immaginava che solo cinque anni dopo, nel 1936, Francisco Franco avrebbe instaurato una nuova dittatura destinata a durare a lungo, e lo stesso Garcia Lorca sarebbe stato assassinato per fucilazione proprio dal nuovo regime.
 

Non di solo pane vive l'uomo. Io, se avessi fame e mi trovassi invalido in mezzo alla strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. [...] Libri, libri! È questa una parola magica, che equivale a dire: amore, amore! Una cosa che i popoli dovrebbero chiedere, così come chiedono il pane o come invocano la pioggia per i loro campi seminati.


Lucilio Santoni è nato nel 1963 e vive a San Benedetto del Tronto. Lavora principalmente come curatore culturale e organizzatore di eventi letterari e teatrali. Tra i libri pubblicati ricordiamo: L’infinito nella voce – Su poesia e psicoanalisi (Franco Angeli) e Dell’amore – Distruzione e creazione (Quodlibet). Ha tradotto Moby Dick da Herman Melville (Marte) e Libri e libertà da Federico García Lorca (Galaad). Il suo libro Corpo di guerra (Stamperia dell'Arancio) è anche un’opera musicale edita da Il Manifesto. Ha realizzato la collana di video documentari sui poeti marchigiani e scrive per l'Huffington Post.

Federico Garcia Lorca (1898-1936) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo. Scoppiata la guerra civile spagnola e schieratosi apertamente a favore delle forze repubblicane, Garcia Lorca fu ucciso dai falangisti, seguaci di Francisco Franco. Artista impegnato nelle avanguardie del suo tempo, fece parte della cosiddetta “generazione del '27”, e aderì al gruppo degli scrittori della “Edad de la plata”, l’età d’argento della letteratura spagnola. La sua capacità di ascoltare le voci interiori lo ha reso cantore di ogni cosa: la vita, la morte, l'amore, gli alberi, la sua chitarra, la sua tristezza.

 

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