Incontro con Jennifer Egan, Premio Pulitzer per la narrativa

Su Il tempo è un bastardo

Straordinaria, sorprendente, imprevedibile: così è stata definita la scrittura di Jennifer Egan, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa con Il tempo è un bastardo (A Visit from the Goon Squad). Un romanzo accolto come un capolavoro tanto dalla critica quanto dai lettori, costruito come un album musicale e strutturato in una serie di capitoli autoconclusivi, in cui ricorrono gli stessi personaggi in un arco temporale che spazia dagli anni sessanta fino a un ipotetico futuro prossimo. Uno spaccato sulla storia e la società americana e non a cavallo degli ultimi due secoli, un' eccezionale sperimentazione di struttura, stile e linguaggi in grado di stravolgere completamente le forme della narrativa contemporanea, fondendo insieme elementi e registri che spaziano dalle tematiche della Recherche di Proust ai linguaggi della serialità televisiva e della comunicazione di massa.

Il tempo è un bastardo, giusto? E tu vuoi farti mettere i piedi in testa da quel bastardo?

Nata a Chicago nel 1962, Jennifer Egan è riconosciuta come una delle voci più originali e più vivaci della sua generazione: giornalista e scrittrice, è stata inserita dal Time nella classifica delle 100 persone più influenti del mondo attuale. Nel corso della sua carriera ha pubblicato quattro romanzi e una raccolta di racconti ed è una delle firme più amate del New York Times Magazine. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e sono apparse in tutto il mondo. Il tempo è un bastardo le è valso non soltanto il Premio Pulitzer per la narrativa, ma anche il National Book Critics Circle Award. Con oltre 150.000 copie vendute, è entrato a pieno titolo nelle top-ten dei libri più apprezzati dell'anno (conquistando i primi posti delle classifiche del New York Times Book Review, del Time Magazine e del Washington Post) ed è destinato a far parlare di sé ancora a lungo: i diritti di traduzione del romanzo sono stati acquistati in 16 Paesi, e l'opera diventerà una serie televisiva prodotta dalla HBO.

Al centro della trama de Il tempo è un bastardo, e del suo corollario di sottotrame e delle voci eterogenee attraverso cui si snodano le diverse storie che le compongono, è il concetto stesso di tempo e del suo inevitabile impatto sul vissuto personale e sulle emozioni collettive. A partire dalle vicende che vedono protagonista Bennie Salazar - un discografico di successo con un passato da musicista punk - e la sua assistente Sacha, donna forte e determinata dai trascorsi movimentati e inquieti, si dipanano una serie di storie concatenate strettamente l'una all'altra, ma scritte e raccontate in modi e forme completamente differenti, talvolta addirittura antitetici. Abbiamo incontrato Jennifer Egan durante il suo soggiorno a Roma in occasione dell'uscita dell'edizione italiana dell'opera, pubblicata da Minimum Fax, e le abbiamo dedicato un'intervista-ritratto in cui l'autrice statunitense racconta di sé stessa, della nascita de Il tempo è un bastardo, del suo rapporto con i lettori e dei suoi progetti per il futuro.

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