Jan Brokken, Il giardino dei cosacchi
Dostoevskij in Siberia
Il Dostoevskij raccontata dall’olandese Jan Brokken nel suo Il giardino dei cosacchi (traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Palermo, Iperborea) è quello disperato dell’esilio in Siberia. L’incipit del libro è dedicato alla falsa esecuzione della condanna a morte che Fiodor Dostoevskij dovette subire: nel 1849 lo zar Alexander lo fece preparare per la fucilazione insieme a un gruppo di altri detenuti e solo all’ultimo momento i soldati ebbero l’ordine di abbassare i fucili. Distrutto da questo evento e dall’idea di dover passare otto anni ai lavori forzati, Dostoevskij parte per la Siberia; Alexander von Wrangel, un giovane nobile, che aveva per caso assistito al fatto, lo rivede in qualità di procuratore degli affari statali e penali e fa di tutto per alleviargli la pena. Tra i due, separati dalla differenza di età (Alexander ha dodici anni di meno), ma accomunati dall’attrazione per donne sposate e difficili da accontentare, si sviluppa un’intensa amicizia, documentata da lettere che sono state il punto di partenza di questo romanzo fedele alla verità storica e alle ragioni dell’uomo Dostoevskij. Nell’intervista che ci ha rilasciato in occasione di Più libri più liberi, Jan Brokken ci ha parlato del periodo siberiano di Dostoevskij, del carattere dello scrittore e della straordinaria modernità dei suoi romanzi.
Jan Brokken è nato il 10 giugno 1949 a Leida. Scrittore, giornalista e viaggiatore, noto per la capacità di raccontare i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ha pubblicato tra l’altro Nella casa del pianista (Iperborea 2011) sulla vita di Youri Egorov e Anime baltiche (Iperborea 2014). Il giardino dei cosacchi è uscito da Iperborea nel 2016.
Dostoeveskij è stato uno scrittore molto moderno, si può dire che scrisse narrativa non di finzione, tutte le persone che incontrava trovavano posto nei suoi libri, tutto quello che scopriva sui delitti, le punizioni, la politica, sul terrorismo - Dostoevskij fu il primo a scrivere di terrorismo nel suo romanzo I demoni - tutto dalla realtà confluiva nei suoi libri in un modo straordinario. Io credo che di tutti gli scrittori classici lui sia il più moderno.
Jan Brokken è nato il 10 giugno 1949 a Leida. Scrittore, giornalista e viaggiatore, noto per la capacità di raccontare i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ha pubblicato tra l’altro Nella casa del pianista (Iperborea 2011) sulla vita di Youri Egorov e Anime baltiche (Iperborea 2014). Il giardino dei cosacchi è uscito da Iperborea nel 2016.