La valle dell'Eden di Steinbeck secondo Anna Tagliavini

Come Caino e Abele

Pubblicato negli Stati Uniti nel settembre 1952 e riproposto da Bompiani nella traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, La valle dell’Eden è il "Romanzo” di John Steinbeck, quello a cui l’autore americano era più legato. Nell’intervista, Anna Tagliavini si sofferma sull’attualità del libro, che mette in scena un conflitto familiare ispirato a quello tra Caino e Abele, e insieme ci fornisce un appassionato ritratto dello Steinbeck scrittore. Entriamo poi nel laboratorio della traduttrice, che ci descrive la differenza tra come si traduceva una volta e come si traduce oggi, con molti più mezzi a disposizione. Da La valle dell'Eden nel 1955 Elia Kazan ha tratto l'omonimo film con James Dean.

La valle del Salinas, nella California settentrionale, è una lunga gola stretta tra due catene montuose: il fiume si snoda e serpeggia nel centro, finché non si getta nella baia di Monterey. Ricordo i nomi che davo da bambino alle piante e ai fiori segreti. Ricordo dove si può trovare qualche rospo, e a che ora si svegliano gli uccelli d’estate; e il profumo degli alberi e delle stagioni, l’aspetto che aveva la gente, come camminava e perfino l’odore che aveva.

Anna Tagliavini (Desenzano, 1959), gardesana di nascita e romana d’adozione, ha lavorato come giornalista per diverse testate periodiche e quotidiane. Ha tradotto per Stefano Chiarini e la sua casa editrice Gamberetti autori come Noam Chomsky, Ken Loach, Edward Said. Ha all’attivo diverse traduzioni per Elliot (Verso il dolce domani, Drood, I libri della domenica e altri ancora). Dall’amicizia e dalla collaborazione con Maria Baiocchi nascono i testi di arte e fotografia, in particolare per Contrasto, i classici come Scott Fitzgerald, Jane Austen, Thomas Wolfe e John Steinbeck fino ad autori contemporanei di grande rilievo: tra i tanti, Zakes Mda, A. M. Homes, Elizabeth Gilbert e Allan Gurganus.