Luciano Canfora: la lezione di libertà di Antonio Gramsci

Gramsci in carcere e il fascismo

Il pensiero e l'opera di Antonio Gramsci sono più attuali che mai: ne abbiamo parlato con Luciano Canfora, storico e filologo che ha studiato le Lettere dal carcere di Gramsci e le loro varie edizioni (dalla prima, molto parziale, del 1947 che vince il premio Viareggio, a quella del 1997 che comprende le lettere di Tania). Nel volume Gramsci in carcere e il fascismo (Roma, 2012) Canfora analizza la riflessione gramsciana sul fascismo, descrive il clima di isolamento degli anni della prigionia e ricostruisce la posizione di Togliatti nei confronti della pubblicazione delle Lettere. Con noi Luciano Canfora, oltre a ripercorrere brevemente la storia del corpus delle Lettere, ha parlato della lezione di libertà che ci viene dal Gramsci carcerato, della curiosità intellettuale che lo animava, del suo metodo antidogmatico e della critica da lui rivolta all’ottimismo parlamentaristico.    

La lotta che Gramsci conduce da prigioniero è la prosecuzione concettuale e pratica del lavoro politico che egli ha svolto da uomo libero. Da uomo libero il suo principale problema è la libertà di tutti, non soltanto la libertà liberale, che è il contrario della libertà di tutti, è la libertà di alcuni dei più forti dei più bravi. Il suo grande disegno è quello di coniugare una istanza di libertà con un'istanza di uguaglianza

Luciano Canfora è nato a Bari il 5 giugno 1942. Storico del mondo antico, dal 1975 è professore di filologia greca e latina presso l'Università di Bari. Ha insegnato papirologia, letteratura latina, storia greca e romana. Membro dell'Institute for the classical tradition di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, Canfora dirige la rivista Quaderni di storia e la collana La città antica. I suoi numerosissimi studi, tradotti in varie lingue, innovativi e a volte provocatori, spaziano in molteplici ambiti: letteratura greca e latina (Storia della letteratura greca, 1986; Vita di Lucrezio, 1993; Un mestiere pericoloso. La vita quotidiana dei filosofi greci, 2000), filologia (Filologia e libertà, 2008), problemi di storia e di storiografia (Tucidide continuato, 1970; Totalità e selezione nella storiografia classica, 1972; Storici della rivoluzione romana, 1974; Manifesto della libertà, 1994; La storiografia greca, 1999; Giulio Cesare. Il dittatore democratico, 1999; La democrazia. Storia di un'ideologia, 2004; Tucidide tra Atene e Roma, 2005; Il papiro di Dongo, 2005), modi di conservazione e trasmissione del sapere (La biblioteca scomparsa, 1986; Il destino dei testi, 1995; La biblioteca del patriarca, 1998; Il papiro di Artemidoro,2008; Il viaggio di Artemidoro. Vita e avventure di un grande esploratore dell'antichità, 2010; La meravigliosa storia del falso Artemidoro, 2011; Il mondo di Atene, 2011), sopravvivenza dell'antico, cultura e storia contemporanee (Cultura classica e crisi tedesca, 1976; Togliatti e i dilemmi della politica, 1989; Le vie del classicismo, 2 voll., 1989-97; Idee d'Europa, 1997; Noi e gli antichi, 2002; 1956. L'anno spartiacque, 2008; La storia falsa, 2008; La natura del potere, 2009; Gramsci in carcere e il fascismo, 2012.